Concorrenza sleale, contraffazione e abusivismo commerciale sono temi prioritari per le imprese commerciali siciliane.

L’abitudine è associare questo fenomeno alla vendita per strada, per lo più effettuata da cittadini extracomunitari, invece si sta rapidamente sviluppando in un fenomeno trasversale legato al web, all’uso dei social network e la vendita a distanza. Un sistema purtroppo difficilmente monitorabile ma che necessità di maggiore attenzione da parte delle autorità preposte.

Lanciano l’allarme sulla vendita on line di beni, servizi e prodotti alimentari senza alcuna tutela Confcommercio e Fipe Sicilia, sottolineando come nell’isola, prodotti copiati, e venduti sulle piattaforme web e social stia raggiungendo livelli preoccupanti a discapito della qualità e della salubrità dei consumatori.

“Non possiamo più tollerare le situazioni di abusivismo e di non rispetto delle regole – sottolineano Francesco Picarella e Dario Pistorio rispettivamente Presidenti di Confcommercio e Fipe Sicilia – soprattutto chiediamo che si intervenga per tutelare la produzione manifatturiera, artigianale ed inoltre garantire la salute dei cittadini e rispetto nei confronti di tutti gli imprenditori che pagano le tasse e si attengono alle leggi. Oggi più che mai, in termini di lotta alla contraffazione, alla sicurezza degli alimenti, e quindi disponibilità per i cittadini di cibo sicuro, il fenomeno della vendita on line in maniera abusiva al di fuori delle regolari linee di distribuzione, senza nessuna sicurezza, rappresenta un pericolo per il commercio e la somministrazione. Chiederemo un incontro con il comando regionale della Guardia di Finanza, per provare a fornire utili elementi affinchè si possa limitare tale fenomeno.”