La Sicilia prepara un piano per consentire l’apertura di lidi balneari e spiagge attrezzate. Nell’isola la stagione inizia, formalmente, il primo maggio ma quella data di avvio è stata sospesa e rinviata ad un futuro ancora da decidere. Contestualmente l’ordinanza regionale ha sospeso anche la campionature delle acque, fondamentali per predisporre le autorizzazioni, i divieti e le limitazioni alla balneazione in vista dell’estate. Dunque tutto congelato per la stagione.

Ma adesso, in vista della fase due dell’emergenza covid19, si pensa ad una parziale riapertura. Dalla prossima settimana potrebbero essere consentiti i lavori di manutenzione nelle strutture fisse. proprio da lunedì, infatti, ripartiranno i cantieri delle opere pubbliche e dunque potrebbe essere l’occasione. Dal 4 maggio, poi, potrebbero essere autorizzate le opere di pulizia delle spiagge e di montaggio delle strutture mobili dei lidi balneari in vista della stagione e ripartire le attività  di campionatura delle acque.

Se così fosse di vorrebbero da due a tre settimane per definire la qualità dell’acqua e predisporre i decreti di balneabilità e dunque la stagione balneare potrebbe partire intorno ai primi giorni di giugno. Un mese di ritardo rispetto alla normalità ma comunque una partenza. Così come entro la metà di giugno si potrebbe entrare nel vivo della stagione per quei lidi che prevedono la partenza a quella data.

Inevitabili, però, limitazioni e misure di sicurezza. Postazioni sdraio e ombrelloni poste ad un metro e mezzo di stanza l’una dall’altra e probabilmente corsie di accesso e deflusso dalla spiaggia al mare. Sì ai bagni ma contingentati. Da studiare anche misure di controllo e distanziamento sulla spiagge libere. Un lavoro complesso che è in corso.

Più in generale la Sicilia pensa ad una ripartenza di quasi tutto dopo il 3 maggio. “Il premier ha chiesto alle Regioni di condividere con i ministeri competenti eventuali scelte di anticipare riaperture di attività. Valutiamo l’ipotesi che lo Stato propenda di andare oltre al 3 maggio, mentre la nostra posizione è che non si può andare oltre a quella data, perché in Sicilia ci troviamo in una condizione epidemiologica diversa da quella di altre regioni” ha detto l’assessore alla Salute, Razza.

 

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