Palermo

Verso l’estensione della Ztl di Palermo, il comune vuole chiudere tutto fino alla Statua

Passato il tempo di elezioni ed ottenuta la riconferma nessuno potrà più fermare l’allargamento della Ztl di Palermo. L’amministrazione pensa, addirittura, dall’attuale perimetro del teatro Massimo fino a Piazza Vittorio Veneto ovvero la rotonda che i palermitani chiamano la Statua.

“Illegittima l’estensione delle Ztl – dice l’ex vice presidente del Consiglio Nadia Spallitta -. Negli ultimi anni i cittadini palermitani hanno dovuto affrontare, in un momento di drammatica crisi economica, un aumento spropositato della pressione fiscale comunale (circa 300 milioni), l’aumento della Tari, l’aumento delle tariffe e dei biglietti, connesse con tutti i servizi comunali, l’aggravarsi delle sanzioni amministrative (la cui entrata si stima tra i 50 e gli 80milioni), l’introduzione dei costosi pass delle Ztl“.

“L’amministrazione comunale quindi, fonda la sua azione – continua Spallitta – non tanto sulla razionalizzazione della spesa pubblica e sul contenimento dei costi, specialmente quelli connessi alla gestione delle società partecipate, ma su una pressione finanziaria che non può che avere ricadute negative sull’intero contesto socio economico cittadino, già fortemente depresso. Si tratta di un sistema e di scelte che di fatto danneggiano l’ artigianato, la piccola imprenditoria e che finiscono con il favorire le oligarchie economiche e i centri commerciali. Inoltre, talvolta, i provvedimenti dell’amministrazione, a mio avviso, sono illegittimi”.

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“E’ illegittima ad esempio – spiega – la proposta di ampliamento delle zona a traffico limitato che secondo le dichiarazioni dell’assessore al ramo, dovrebbe svilupparsi da via Cavour sino alla Statua. In primo luogo, infatti, questa estensione non è prevista dal vigente piano del traffico approvato nel 2013 e che tra l’altro dovrebbe essere per legge aggiornato. Inoltre sulla possibilità di estensione delle Ztl pende più di un ricorso al Tar, per cui l’amministrazione dovrebbe prima, attendere l’esito nel merito delle questioni oggetto di contenzioso e poi adottare gli opportuni provvedimenti. Diversa cosa sarebbe l’introduzione temporanea e sperimentale di Ztl gratuite per tutti, nelle zone di maggiore inquinamento atmosferico, accompagnate ovviamente dai necessari servizi (parcheggi, car sharing, bike sharing, mezzi di trasporto pubblico). Condividiamo infatti lo strumento delle Ztl per contenere le problematiche ambientali causate dallo smog, laddove accertato. Inoltre ritengo, che prioritariamente l’amministrazione debba intervenire sulla efficenza dei servizi dell’Amat, dal momento che intere parti del territorio, soprattutto delle periferie, continuano ad essere poco servite e isolate”.

“Inoltre credo che l’organizzazione del traffico veicolare – conclude – presupponga una programmazione ed una analisi (costi-benefici), ma soprattutto debba garantire la libertà di circolazione e la sicurezza, obiettivi che non mi sembrano tra quelli prioritari di questa amministrazione. Invito l’amministrazione, pertanto, ad adottare l’aggiornamento del Pgtu (piano generale traffico urbano) ed avviare il doveroso e necessario confronto con associazioni di categoria, ordini professionali e con la cittadinanza attiva, al fine di garantire un processo partecipato, prima di adottare scelte, le cui ricadute, coinvolgano tutti i cittadini e in generale le libertà fondamentali e le economie locali”.

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