Il coordinamento Cgil dell’ aeroporto di Palermo esprime solidarietà nei confronti dei dipendenti Ksm in stato di agitazione ed esprime “preoccupazione” per il silenzio della Gesap sulla vicenda. “Lo stato di agitazione dei lavoratori Ksm indetto da Cgil, Cisl e Uil rappresenta l’inevitabile conseguenza di provvedimenti unilaterali che la Ksm ha assunto nei confronti dei propri dipendenti, i quali non possono subire il danno economico e la beffa di una organizzazione del lavoro che scarica su di essi, per cosiddette ‘esigenze di servizio’, le mancanze aziendali”.

Il coordinamento Cgil dell’aeroporto “Falcone e Borsellino”, oltre a esprimere solidarietà ai lavoratori Ksm, a partire da coloro che operano all’interno dell’aeroporto, ha chiesto lo scorso 23 maggio un incontro alla Gesap. Ma la società di gestione dell’aeroporto non ha mai risposto. “Questo silenzio ci preoccupa, così come ci preoccupa il fatto che, senza una soluzione della vertenza dei lavoratori Ksm, di cui Gesap sembra disinteressarsi, i disagi si scaricheranno sugli utenti, sui cittadini e sugli altri lavoratori che operano nello scalo”.

Il coordinamento Cgil aeroporto in una nota ricorda che (a norma del D.M. n.85/99, art.2 e 4) il ministero dei Trasporti e dell’Interno hanno affidato in concessione a Gesap i servizi di controllo e di sicurezza in ambito aeroportuale. E che, a sua volta, (ai sensi del dlgs n.158/95) la Gesap ha affidato il servizio a un’ impresa di sicurezza. “Ma è sempre la società di gestione a dovere rispondere all’ amministrazione concedente per l’organizzazione e l’espletamento dei servizi di controllo di sicurezza, anche esercitati da soggetti terzi (art.4 c.3)) – precisa il coordinamento Cgil aeroporto – Per questo motivo rileviamo che ad oggi la nostra richiesta di incontro non ha avuto riscontro, così come non ci risulta abbiano avuto riscontro analoghe richieste avanzate da altre organizzazioni sindacali”.