Riqualificare una strada secondaria del quartiere per renderla un’area da destinare alla comunità e, soprattutto, ai più giovani. E’ questa l’idea che sta alla base del progetto per rilanciare via Ingrassia, strada che si trova nel quartiere Albergheria di Palermo fra via Antonio Ugo e via Archirafi. Zona che costeggia l’ingresso della scuola elementare Rita Borsellino. Una struttura in cui i bambini e le bambine non hanno una zona di comfort fuori dal perimetro scolastico, arrivando immediatamente in strada. A tal proposito, le associazioni coinvolte nel progetto stanno lanciando una raccolta fondi per finanziare le opere di riqualificazione urbana.

Il progetto per riqualificare via Ingrassia

Un progetto sostenuto da insegnanti, genitori ma anche residenti e commercianti del quartiere, grazie all’azione di progettazione partecipata messa in campo dalle associazioni che fanno parte del progetto Sport Popolare in Spazio Pubblico sostenuto da Fondazione con il Sud, da diversi mesi ragionano su come poter trasformare quell’area.”Lo spazio pubblico ha un ruolo fondamentale per la crescita delle relazioni che sono alla base del senso di comunità. – spiega Lara Salomone, coordinatrice del progetto – con questo progetto lo mettiamo al centro di processo che promuove, oltre al senso di comunità, anche l’accesso al diritto allo sport e a stili sani di vita. Siamo stati in ascolto dei bisogni della scuola e del territorio e così è nato questo progetto. Sarà bello vedere nascere una comunità attorno ad uno spazio di incontro e sosta per bambini e bambine e genitori, dove ci si possa incontrare e crescere”.

La raccolta fondi

Tutta la campagna di comunicazione è stata costruita interamente con la comunità, con l’obiettivo di stimolare la partecipazione della città tutta a questo processo di trasformazione urbana, da oggi, 23 giugno, sarà possibile donare alla campagna Via tramite una piattaforma online. “Per Addiopizzo la trasformazione di questa strada rappresenta un modo per costruire benessere e legalità. – spiega Lorenza Strano del Comitato Addiopizzo – La nostra Associazione ha seguito quanti hanno animato i laboratori di progettazione partecipata costruendo insieme a loro una raccolta fondi basata sulla condivisione dello stile narrativo e dei contenuti nell’ottica di una comunicazione di comunità. Crediamo che questa possa essere la chiave degli interventi realizzati dal basso: la costruzione di un percorso collettivo a partire da quanti vi partecipano e sono coinvolti”.