L’atto di indirizzo porta la data del 22 gennaio, lunedì scorso, ma dall’assessorato regionale alla sanità nessuno ne ha dato notizia. Ma le sei pagine di lettera indirizzate ai direttori generali delle nove Asp siciliane e delle otto aziende ospedaliere nonchè ai tre Policlinici e all’IRCSS Bonino Pulejo di Messina firmata dall’assessore Ruggero Razza, dal dirigente generale dei due Dipartimenti sanitari Rino Giglione e dal capo del personale della Regione Marisa Finocchiaro ha subito avuto i suoi risultati.
Nell’atto di indirizzo si dettano precise disposizioni per gestire il percorso di stabilizzazione dei precari siciliani fornendo ‘indicazioni operative ai fini delle procedure di stabilizzazione da avviare nel triennio 2018-2020’
Cassando quanto fatto nel 2017 sul fronte dei fabbisogni, l’atto chiede ai direttori generali una ricognizione delle risorse e la predisposizione di un piano dei fabbisogni triennali di personale fino al 2020. Una volta rimodulato il piano del 2017 dispone, punto per punto, le procedure per le stabilizzazioni ma chiede anche alle aziende di informare, passo passo, l’assessorato regionale sulle procedure seguite, sui risultati conseguiti, sui passi avanti compiuti.
Da un lato, dunque, l’atto fa partire le procedure dall’altro assegna tre anni di tempo alle stesse procedure lasciando ipotizzre, dunque, che per i concorsi che potranno seguire queste stabilizzazioni e che dovranno servire a reclutare il personale necessario in pianta organica dopo queste stabilizzazioni bisognerà aspettare almeno il 2021, se non altro per quel che riguarda le assunzioni perchè per l’espletamento delle procedure concorsuali la disposizione dice chiaramente di non aspettare ma procedere con tutti gli atti parallelamente alle stabilizzazioni. Adesso, almeno, ci sono date e disposizioni chiare.
Dall’altra parte l’atto di indirizzo stabilisce le procedure sia per la stabilizzazione dei precari provenienti da concorsi che per quelli reclutati senza concorso e, contemporaneamente, dispone che le aziende mettano in atto anche la seconda fase delle assunzioni ovvero lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi ancora valide nonchè l’adozione e l’impiego delle graduatorie per la mobilità interaziendale e interregionale.
Di fatto l’atto di indirizzo sblocca le procedure e indica la strada in modo chiaro tanto che l’Asp di Palermo ha risposto a stretto giro alla lettera che ha appena una settimana informando che le procedure riguarderanno nel complesso 651 precari che vanno verso la stabilizzazione e informando sulla consistenza del piani triennale del fabbisogno nonchè della ulteriore ricognizione in corso.
La strada è tracciata ma occorreranno tre anni per portarla a termine
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