Con 31 voti a favore e 20 voti contrari, l’Ars ha approvato il ddl di variazioni di Bilancio. Dopo il via libera di Sala d’Ercole all’emendamento scritto nel pomeriggio in seguito alla lunga riunione dei capigruppo (l’emendamento prevede contributi per Ipab, Istituto regionale Vini e Oli, un fondo per i comuni in difficoltà finanziarie ed il mantenimento dei fondi per centri antiracket ed antiviolenza) l’aula ha proceduto rapidamente all’approvazione degli articoli del ddl che stanzia, tra l’altro, i fondi per i Pip.

Un risultato al quale si è giunti dopo un pomeriggio durante il quale si è rischiato una nuova impasse per evitare la quale il Presidente Miccichè ha convocato i capigruppo ottenendo, alla fine, un accordo su un nuovo emendamento sostitutivo che ha permesso di giungere al voto finale. Ieri si era approvata solo una piccola parte dell’indispensabile manovra

“Voglio ringraziare i deputati della maggioranza e delle opposizioni che, con grande senso di responsabilità, hanno permesso di approvare questo ddl sulle variazioni di bilancio” ha detto il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, dopo che gli esponenti della maggioranza e delle opposizioni, hanno trovato l’accordo sulla riscrittura del ddl in un unico maxiemendamento.

“Poiché sarà possibile pubblicare sulla Gazzetta ufficiale le variazioni di bilancio, – ha proseguito – potranno essere pagati gli stipendi di circa 4 mila precari tra ex Pip, forestali e personale dei consorzi di bonifica, che così potranno trascorrere il santo Natale con serenità”.

“Il via libera dato dall’Ars alla legge di variazione di Bilancio consentirà la salvaguardia degli stipendi di migliaia di lavoratori dei Comuni, dei Parchi, delle Riserve e dell’Istituto regionale Vini ed Oli” afferma Alessandro Aricò, capogruppo di DiventeràBellissima, aggiungendo: “Si garantisce un fondamentale sostegno economico ai Comuni siciliani in fase di dissesto e un altro provvedimento significativo è giunto da un emendamento approvato in aula che destina ulteriori fondi per un milione di euro ai siciliani affetti da gravi forme di talassemia. La coalizione di governo ha dimostrato compattezza e senso di responsabilità, dando risposte concrete a legittime e sacrosante istanze”.

“La lunga maratona per quella che si è dimostrata una minifinanziaria e non una semplice variazione di bilancio si è conclusa con alcune buone notizie che lasciano però irrisolti i temi di fondo dell’Isola. È questo il senso del nostro voto contrario sul testo finale della legge” commenta invece Claudio Fava.
“Avevamo auspicato e proposto, anche con diversi emendamenti presentati, l’eliminazione di alcuni tagli che ci sembravano assolutamente inaccettabili come quelli ai comuni virtuosi in materia di riciclo dei rifiuti e al fondo di solidarietà per le vittime di estorsioni: da questo punto di vista, possiamo essere soddisfatti per aver ottenuto il ripristino di queste misure. Restano assenti, ancora una volta, interventi strutturali per la prevenzione dei rischi idrogeologici.”
Per Fava, “assicurare gli stipendi a una vasta platea di lavoratori è cosa doverosa, ma non può essere l’unica attività del Parlamento e del Governo Regionale. Resta, infine, un grosso vulnus relativo alla ripetizione anomala del voto in aula. Al netto delle valutazioni di merito si rischia una parodia della democrazia”.
“Abbiamo lavorato con senso di responsabilità ad una manovra di variazioni di bilancio necessaria per fronteggiare una grave situazione di crisi, consentendo di sbloccare servizi essenziali per i cittadini e di pagare stipendi arretrati a tanti lavoratori” sostiene il capogruppo PD Giuseppe Lupo a proposito del ddl di variazioni di bilancio approvato stasera all’Ars.
“Il PD si è battuto per la creazione di un fondo a favore di Comuni in dissesto, predissesto o con ritardi nel pagamento degli stipendi ai dipendenti, – aggiunge Lupo – e per garantire sostegno economico per il trasporto degli studenti pendolari. Ci siamo opposti alla riduzione del fondo per i Comuni che hanno raggiunto il 65 percento di raccolta differenziata ed ai tagli scriteriati ai fondi antiracket e agli Istituti di assistenza e beneficenza.  Abbiamo lavorato per garantire sostegno al reddito delle categorie svantaggiate e per dare risposte ai lavoratori dell’Istituto Vite e Olio  garantendo anche lo svolgimento delle attività istituzionali. E’ inaccettabile – conclude Lupo – che il governo non abbia accolto la nostra richiesta di confermare i fondi per i diritti dei disabili, che non abbia dato attuazione alla norma per il reddito di inclusione per le fasce più deboli della popolazione, si sia opposto all’incremento delle risorse per i Consorzi di bonifica e che, nonostante i ripetuti e continui impegni del Presidente Musumeci, non  abbia  ancora presentato  legge di stabilità e bilancio di previsione 2019”.
Profondamente critici solo i 5 stelle “Votazione farsa all’Ars, con una manovra prima bocciata e poi rivotata per farla passare. Questo governo e questa maggioranza non finiscono mai di stupire, ovviamente in negativo”.

“La variazione – afferma il capogruppo Francesco Cappello  – era e resta una manovra certamente del tutto inadeguata, anche dopo la riscrittura. Non risolve i problemi dei Comuni e continua a contenere autentiche marchette in favore dei componenti della maggioranza che non hanno perso il vizio di introdurre provvedimenti di carattere localistico, anni luce distanti dal tenore di quelli che contraddistinguono l’attività legislativa del parlamento regionale siciliano”.

“Inaccettabili, soprattutto – continua Cappello – i tagli ai disabili e i fondi esigui riservati ai Comuni. Da salvare ben poche cose, tra queste il ripristino, anche se solo in parte, del fondo anti racket, del vitalizio per i talassemici e, soprattutto, la restituzione di pari dignità anche a quei Comuni che erano stati esclusi dall’assegnazione di risorse economiche a causa dell’ostinazione del governo regionale a non volere istituire il fondo unico a loro dedicato”.

“Importante – conclude Cappello – anche il ripristino del fondo per le Ipab, ingiustificatamente cancellato, anche se questo rimane del tutto insufficiente per assicurare le mensilità arretrate che i dipendenti di questi enti aspettano da anni