Via libera alla nascita di Grande Irfis con la fusione di Ircac e Crias anche se con modifiche apportate rispetto alla proposta originale del governo. La Commissione Bilancio dell’assemblea regionale siciliana ha dato il  suo voto favorevole al testo così come è statp emendanto.

Avranno un percorso diverso, invece, le altre diue grandi riforme contenute nel collegato alla Finanziaria. Per quanto riguarda la riforma degli Istituti Autonomi case popolari, la trasformazioine in un unico organismo e la cancellazione delle dieci strutture attualmente esistenti non è passata dalla Commissione. C’è, però, un acc ordo n ella maggioranza per la ripropsozione di un testo modificato che arriverà sotto forma di grande emendamento direttamente in aula mercoledì pomeriggio quando si incardinerà la discussone a Sala d’Ercole.

Non sarà discussa in questa fase, invece, la riforma dell’Esa. Anche per questa terza grande riforma si tenterà una riscrittura per portare in aula un maxi emendamento ma è più probabile che la materia confluisca, invece, un un disegno di legge autonomo per essere affrontata in modo più organico.

Delle tre grandi riforme, dunque, solo una arriva certanmente alla discussione d’aula anche se già modificata mentre per le altre due il percorso si allunga. Per la restante parte dell’articolato proveniente dagli accantonamenti fatti in finanziaria non sembra esserci alcuna complicazione. La manovrana collegata alla Finanziaria è stata dunque liberata alla Commissione e potrà andare in aula da mercoledì’ pomeriggio

“Abbiamo mantenuto gli impegni presi – dice a Blogicilia il Presidente della Commissione Bilancio Riccardo Savona – dando soprattutto il via libera alla riforma di Irfis, Ircac e Crias e a tante altre cose importyantio contenute nel collegato. Lo abbiamo fatto nei tempi. Adesso tocca all’aula che potrà avviare il percorso mercoledì pomeriggio e penso che fra venerdì sera o martedì prossimo al massimo avremo anche questa legge approvata dal Parlamento”.

Critici, invece, il capogruppo del Pd all’Ars Giuseppe Lupo e l’ex assessore Baldo Gucciardi per il quale si tratta, di fatto, della bocciatura di tutte e tre le riforme proposte dal governo Musumeci. “La montagna ha partorito il topolino – dice Lupo –  riforme inadeguate ed insufficienti che non avrebbero potuto certamente essere realizzate con il rinvio a decreti del presidente della Regione. Le riforme, come abbiamo sempre sostenuto  le approva il parlamento”.

“Il governo Musumeci, ad oltre sei mesi dall’insediamento, è fermo ai blocchi di partenza, – continuano i parlamentari del partito democratico – anzi, nonostante i tanti proclami,  non ha affrontato neppure le emergenze a partire da quella dello smaltimento dei rifiuti.  Abbiamo votato contro  l’accorpamento di Ircac e Crias, ritenendolo inutile,  – concludono – ma abbiamo chiesto che si realizzi  solo a seguito di specifici pareri  delle commissioni bilancio ed attività produttive, dopo aver sentito le associazioni delle categorie dei settori economici interessati, salvaguardando i diritti dei lavoratori e mantenendo la funzione di sostegno per il credito alle imprese esercitata fino ad oggi dai due istituti. Abbiamo votato contro un disegno di legge vuoto e inconsistente che adesso esamineremo in Aula”.

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