Al via le procedure di stabilizzazione dei lavoratori dei Consorzi di bonifica. L’ha annunciato l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino, dopo aver incontrato, questa mattina, i commissari e i dirigenti degli enti consortili della Sicilia orientale e occidentale.

Si parte il primo dicembre

“Dal primo dicembre prossimo – dice Sammartino – verranno stabilizzati tutti quei lavoratori che ne hanno diritto in base alle graduatorie esistenti, così come previsto dall’articolo 9 della legge 31/2025 recentemente approvata all’Assemblea regionale siciliana. Stiamo per portare a casa un risultato importante che non solo garantirà servizi migliori alle imprese agricole, ma darà anche ai lavoratori e alle loro famiglie una concreta e maggiore stabilità economica. Inoltre, già dalla prossima settimana, gli altri operai stagionali inizieranno a svolgere le 23 giornate lavorative aggiuntive previste dalla norma per quest’anno, mentre dal 2026 verranno impiegati per 156 giornate all’anno”.

Novità importanti le definisce la Cisl

Novità importanti per i consorzi di bonifica siciliani, dicono in casa Cisl sottolineando come l’assessore abbia disposto, nelle more, la proroga di 23 giornate lavorative per gli operai a tempo determinato e ha fissato la data per la stabilizzazione di 300 lavoratori, che partirà dal 1 dicembre.

Per il segretario generale della Fai Cisl Sicilia, Adolfo Scotti “questo risultato è frutto di un serrato confronto fra il governo regionale e le parti sociali. Grazie alla partecipazione attiva del sindacato e all’impegno profuso dall’assessore al ramo è stata individuata una soluzione pratica e funzionale che da un lato tutela i lavoratori dei consorzi di bonifica, dall’altro sostiene un settore indispensabile per tutto il tessuto economico e produttivo dell’isola, in particolare rispetto alla prevenzione del dissesto idrogeologico e alla mitigazione degli effetti della siccità”.

“È certamente un primo passo – aggiunge Scotti – che va nella direzione di quanto noi da tempo sosteniamo ovvero della necessità di trovare soluzioni efficaci per il sistema agricolo siciliano, che ancor oggi è un pilastro importantissimo della nostra economia, quindi è necessario che il problema sia al centro dell’agenda politica siciliana”.