Palermo è una città europea. Almeno, questo è quanto vorrebbero farci credere i nostri amministratori. Bisognerebbe chiedere ai numerosi turisti che arrivano nel capoluogo siciliano cosa pensano di noi. I giudizi, di certo, non sarebbero lusinghieri, perché a Palermo i servizi o non ci sono o sono inefficienti.

Basta prendere l’autobus, per rendersene conto. Si tratta in buona parte di vetture vecchie, sporchissime e senza aria condizionata.

Lo sa bene Francesca La Monaca, una docente del Regina Margherita.
“Ogni giorno prendo il 101 per recarmi a scuola – afferma ai microfoni della trasmissione radiofonica e televisiva Ditelo a Rgs – assisto sempre a scene incredibili. Le macchinette obliteratrici sono sempre guaste, quindi ci dobbiamo spostare da un capo all’ altro del mezzo per verificare se le altre funzionino.
Siamo una città europea ma ci sono dei disservizi incredibili. C’ è una sorta di rassegnazione tra i palermitani, sono convinti che non cambierà mai nulla e questo è pericoloso”.

Secondo quanto confermato dall’assessore alla Mobilità, Giusto Catania, la linea 101 è la più frequentata.
Le vetture, prima di iniziare il servizio al mattino, vengono ripulite ma nel giro di poche ore, la spazzatura si accumula dappertutto. E la colpa, di certo, è dei viaggiatori incivili.

“Stamattina ho preso il 704 – scrive un lettore al Giornale di Sicilia – appena arrivato alla mia fermata scendo e una signora davanti a me getta un pacchetto di sigarette accartocciato. Mi chino, lo raccolgo e chiedo alla signora se a casa sua avrebbe fatto lo stesso. Ed ho pure ricevuto una brutta risposta. Sento che le speranze di avere una città, non bella, ma vivibile, si affievoliscono: abbiamo perso il senso del rispetto, il rispetto per gli altri e, di conseguenza, il rispetto per il mondo e le cose che ci circondano. Ma occorre resistere”.

Proprio sulla linea 101 poi, i borseggi sono assai frequenti. Molti palermitani non prendono più l’autobus per paura di essere derubati.

Eppure, l’azienda di via Roccazzo, negli ultimi anni, ha fatto quanto possibile per migliorare il servizio. Dalla scorsa estate sono impiegati nel centro storico 18 nuovi autobus, e sempre secondo quanto anticipato dall’assessore Catania, se ne attendono altri 18 ecologici, che si spera arrivino a Palermo entro luglio.
Inoltre grazie ad un finanziamento del Ministero dell’ Ambiente l’Amat potrà comprare altri cento bus.

I bus nuovi servono, per carità, ma ciò che occorre realmente sembra proprio un cambiamento di mentalità e atteggiamento del palermitano medio. In fondo si tratta di imparare ad essere civili.