“Una città s’indigna per un video che gira sui social, video inserito nel programma Manifesta. Il video ritrae sette ragazzi tailandesi che hanno rapporti intimi con le piante. Un video che nulla ha a che fare omvedere con l’arte e che rappresenta solo pura pornografia”.

A parlare è Loredana Novelli Presidente dell’Associazione Siciliae Mundi che attacca il Comune per la mancata vigilanza e chiede anche un intervento.

“L’Orto Botanico di Palermo essendo un meraviglioso giardino incantato con esemplari di piante anche rare è meta per le famiglie. Da Presidente di associazione a tutela dei diritti umani partendo dalla tutela dei minori, ritengo che oltre a chiedere scusa e trovare il responsabile di turno, il Comune debba sanzionare seriamente il responsabile o i responsabili di questa oscenità. Ritengo che se il Comune nella persona del Sindaco non manda ad un segnale forte, questo debba essere fatto dal Consiglio Comunale”.

“Ammonta a quasi 2 milioni e mezzo di euro la cifra che il Comune ha erogato alla fondazione ‘Manifesta 12 Palermo’ a gennaio 2018, a copertura delle spese di competenza dell’esercizio finanziario 2017. Purtroppo alcune delle opere proposte nel corso della manifestazione risultano quanto meno discutibili. È il caso dell’installazione “Pteridophilia”, attualmente esposta all’Orto Botanico, realizzata dall’artista cinese Zheng Bo” sottolineaneo, invece, dal Movimento 5 stelle.

“Non spetta a noi attribuire valore artistico a un’opera, né tantomeno giudicarla, ma di certo possiamo e dobbiamo appellarci ai canoni del buon gusto e del decoro, riconoscendo altresì che la libertà di ognuno di noi finisce dove inizia quella del nostro prossimo, soprattutto se di mezzo ci sono bambini” scrive in una nota il consigliere del Movimento 5 Stelle e componente della commissione cultura, Viviana Lo Monaco.

“Ci chiediamo chi abbia valutato opportuna la scelta di inserire questo video con esplicite imitazioni di atti pornografici nel percorso di un giardino pubblico, un luogo aperto e frequentato anche da famiglie, privo di adeguata vigilanza e di una chiara inibizione del percorso in caso di presenza di minori. Neanche il libretto realizzato e distribuito dall’Amministrazione comunale riporta delle indicazioni circa le mostre adatte o meno a un determinato pubblico. Pertanto, chiediamo al Direttore di Manifesta, il dr. Albergoni, all’Assessore alla Cultura e al Sindaco di intervenire prontamente sulla questione, assumendosi le proprie responsabilità di fronte all’intera collettività”.