Ammette che il problema licenziamento di dipendenti non  idonei al servizio per malattia esiste anche se circoscritto a pochissimi casi, l’azienda Seus 118 della Sicilia. A parlare è il Presidente Gaetano Montalbano

“La Seus come prevedono le norme ha provato a ricollocarli – spiega – Ma se le aziende non hanno necessità di personale l’unica strada resta il licenziamento. Ho sentito che in qualche caso si tratta di lavoratori che hanno malattie gravi come il tumore, in questo caso se l’azienda ha notizie che gli autisti stanno facendo delle terapie salvavita la procedura è diversa e il licenziamento viene sospeso. Ma al momento non abbiamo ricevuto queste comunicazioni. Stiamo solo rispettando la norma. Un’azienda non può pagare stipendi a chi non può garantire la prestazione lavorativa”.

La Seus conta già 3.200 dipendenti di cui circa 500 da anni dichiarati in esubero tanto da essere piazzati all’interno delle Asp attraverso delle convenzioni. In questi giorni, invece, sono scattati i primi tre licenziamenti degli inabili la lavoro in base ai certificati medici, mentre per altri sei sono in corso le procedure per portare alla chiusura del rapporto di lavoro. I barellieri e gli autisti soccorritori hanno un contratto a tempo indeterminato, ma solo per svolgere quel lavoro. In 40 nel corso delle visite mediche sono risultati non idonei