Neanche da morti di può stare tranquilli a Palermo. Sono oltre 900 le lettere inviate dal Comune ai proprietari di loculi non utilizzati dei cimiteri cittadini per comunicare che saranno utilizzati per ospitare altri defunti che a causa dell’indisponibilità di spazi non potrebbero essere seppelliti a Palermo.

Si preannuncia una pioggia di ricorsi contro il Comune e gli avvocati della sede palermitana dello studio legale britannico Kenton & Miles Legal stanno preparando una diffida collettiva nei confronti dell’amministrazione guidata da Leoluca Orlando.

“Stiamo riscontrando una serie di violazioni di legge – spiega Domenico Pitruzzella, avvocato of counsel dello studio Kenton & Miles. – Le novecento lettere inviate seguono all’ordinanza contingibile e urgente del Comune di Palermo, firmata nel dicembre 2015, secondo la quale loculi, inutilizzati, appartenenti a cittadini, potevano essere occupati, sebbene  in via temporanea, in casi di emergenza sanitaria e igiene pubblica. Riteniamo che il comportamento del Comune non sarebbe coerente con il contenuto dell’ordinanza. Stiamo quindi verificando se ci sono, come dovrebbero esserci, le condizioni per impugnare le lettere davanti al Tar e ottenere la sospensione dei provvedimenti”.

Ma prima di procedere ai singoli ricorsi al Tribunale amministrativo regionale, lo studio Kenton & Miles, che è già stato contattato da una decina di destinatari di queste lettere, vuole provare la strada della diffida collettiva “per fare tornare sui suoi passi il Comune e per evitare spese legali onerose ai cittadini”.

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