“Lo stupratore non è malato è figlio sano del patriarcato”. Con questo striscione ieri sera è stata organizzata dall’associazione “Non una di meno” a Palermo una manifestazione per manifestare solidarietà alla vittima della violenza di gruppo che si è consumata nel cantiere del collettore fognario abbandonato al Foro Italico. Prima un corteo per le strade che percorse dal branco e dalla vittima.
Le vie della movida ma anche dello stupro
Prima la Vucciria, poi corso Vittorio Emanuele per finire alle lamiere che delimitano il cantiere al Foro Italico luogo dell’orrore.
“È bastato un semplice passaparola per mettere su ieri un bellissimo e prezioso momento di rabbia collettiva e rumore in solidarietà alla giovane stuprata da sette giovani uomini al Foro Italico e contro il sistema patriarcale che normalizza la violenza di genere e continua a sfornare i suoi figli, uomini per i quali noi non siamo altro che carne da macello, prede da cacciare – dicono gli organizzatori – Un momento in cui ci siamo riconosciute come sorelle e ci siamo riappropriate delle strade e della città senza paura alcuna per dire che siamo libere di viverci come vogliamo e che respingiamo qualsiasi forma di militarizzazione dello spazio pubblico come risposta securitaria perché le strade sicure le facciamo noi che le attraversiamo.
Non importa quanto e cosa si è bevuto, cosa indossiamo, dove andiamo, a che ora ci muoviamo per le vie della città, che atteggiamenti abbiamo. Il sesso senza consenso è stupro”.
Domani l’interrogatorio degli arrestati
Intanto si terranno lunedì in tribunale a Palermo gli interrogatori dei giovani arrestati con l’accusa di avere violentato in gruppo una ragazza di 19 anni la notte tra il 6 e il 7 luglio.
I giovani palermitani secondo le indagini condotte dai carabinieri del comando provinciale di Palermo sono accusati di avere fatto ubriacare la giovane durante una serata trascorsa alla Vucciria e di averla portata passando da corso Vittorio Emanuele fino al Foro Italico. Qui nel cantiere abbandonato del collettore fognario l’hanno violentata. Qualcuno ha anche ripreso lo stupro e lo ha condiviso. Tre giovani erano stati arrestati il 3 agosto. Per un quarto il gip aveva negato l’arresto. Poi nel corso delle successive indagini per risalire ai sette componenti del branco sarebbe stata confermata anche la sua presenza. Gli altri quattro sono stati arrestati ieri. Tra loro un minorenne.
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