“Se è vero che l’avanzata del Movimento 5 Stelle in Sicilia certifica l’agonia della vecchia politica, è anche vero che anche loro rischiano di fare un buco nell’acqua”.

Parole di Massimo Costa, leader del movimento Siciliani Liberi che commenta così i risultati dei ballottaggi in Sicilia:

“Intanto, rischiano di rimanere preda del delirio di onnipotenza e di dare per scontata la vittoria alle regionali. Non è così, anche per una legge elettorale che potrebbe loro riservare brutte sorprese. I Siciliani si sono infatuati? Intanto, l’astensionismo rimane alto e, poi, le infatuazioni dei Siciliani, per tradizione, durano per un tempo limitato. Quando si accorgono che il loro ‘amore’ non è corrisposto, cambiano strada”.

“L’errore che fanno i grillini siciliani- continua il professor Costa- è simile a quello fatto da altri partiti: ignorano la questione finanziaria siciliana, che è la madre di tutte le battaglie. Non pretendere la revisione dei rapporti con lo Stato, non pretendere che Roma trasferisca alla Sicilia tutte le risorse dovute (per stessa ammissione di Baccei parliamo di almeno 7 miliardi di euro l’anno) significa condannare la Sicilia al destino di sempre”.

“Meno auto blu – chiosa Costa- non ridaranno speranza a questa terra e il loro tentennamento nel prendere posizione contro lo Stato ‘predone’ li rende simili a tutti gli altri. Rimaranno intrappolati nel loro sterile moralismo, mentre la Sicilia, per cambiare veramente, ha bisogno di una rappresentanza propria che non si faccia derubare e che non debba prendere ordini da un De Maio di turno”.

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