Dalla trattativa allo scontro, durissimo,  che non ti aspetti. E’ successo al Corpo Forestale della Regione siciliana. Lo scontro, con annesse parole “proibite” sarebbe accaduto fra il sindacato dei regionali Sadirs, e i rappresentanti della Regione durante una trattativa riguardante il Corpo forestale. Parole grosse e toni accesi finiti in un documento sindacale..

L’attacco

“Mai in anni di attività presso il Corpo si è assistito ad eventi uguali a quello verificatisi nella riunione del 14 maggio – si legge in un duro documento di Ugl e Sadirs – riteniamo siano stati calpestati i legittimi diritti sindacali con l’utilizzo di termini irripetibili, non degni di una pubblica Amministrazione”.

“Un documento dai toni inattesi quello in cui si parla di “offese rivolte al rappresentante sindacale del Sadirs, quindi nei confronti di una organizzazione sindacale ma in realtà rivolte a tutti i presenti, al Sindacato in generale”.

“Giova ricordare – scrivono i sindacati – che ai tavoli contrattuali Amministrazione e Organizzazioni sindacali sono sullo stesso piano, hanno pari dignità, cosa che pare sia sfuggita al rappresentante dell’amministrazione che ha inteso imporre una superiorità gerarchica come se i rappresentanti sindacali fossero normali dipendenti”.

Lo scontro

Secondo quanto scrivono sempre i sindacati, a scatenare lo scontro sarebbero state alcune domande su “mancati riscontri alle richieste di chiarimenti. I sindacati chiedono conto delle deroghe in sanatoria per lo sforamento delle ore di straordinario,  la sottoscrizione dell’accordo sulla deroga al terzo dei festivi, il chiarimento sul  personale del Parco dei Nebrodi in comando presso il Corpo forestale, la contrattazione sullo sforamento dei festivi è stata fatta o se, in quella sede ‘sanare’ l’eventuale dimenticanza e la definizione delle quote delle indennità e il riparto del FORD 2023, ovvero il fondo aggiuntivo alla stipendio che dovrebbe rappresentare la quota premiale per i risultati raggiunti. Infine le vicende riguardanti il contratto collettivo decentrato integrativo 2023”.

Il comunicato

“Il Sindacato, qualunque esso sia, ha il sacrosanto diritto e dovere di criticare l’Amministrazione laddove la dignità dei lavoratori viene calpestata e di fronte ad un rappresentante della pubblica Amministrazione che intende negare questo diritto, anche con toni e poco consone ai molo rivestito. Non possiamo che esprimere profondo sconcerto. Alla luce di quanto sopra nel ribadire la solidarietà al rappresentante del Sadirs ritiene necessario che vengano presi i dovuti provvedimenti così come verrebbero presi nei confronti di qualsiasi dipendente che offende il decoro e l’immagine dell’Amministrazione regionale”, si legge nella nota.

 

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