Botta e risposta tra Giuseppe Bruno, presidente regionale del Partito democratico ed i grillini.

“In Sicilia – aveva detto Bruno qualche giorno fa – gli amministratori 5 stelle stanno dimostrando dovunque incapacità a governare. Adesso scopriamo che anche le loro pseudo battaglie di moralizzazione della politica altro non erano che una presa in giro per i cittadini”.

Non si è fatta attendere la risposta del M5S.
“Il Pd dello ‘statista’ Bruno? Una fabbrica di dissesti e frequentatori delle Procure, e quest’uomo ha la sfrontatezza di venire a fare la morale a noi? Direbbe Totò, ‘ma ci faccia il piacere’. Per fortuna gli elettori sono tutt’altro che stupidi, come dimostrano le recenti scoppole elettorali rimediate dal suo inqualificabile partito”.

Lo dice il neo capogruppo del Movimento 5 stelle all’Ars, Matteo Mangiacavallo.

“Ci abbiamo pensato un po’ – dice Mangiacavallo – prima di rispondere e regalare un certificato di esistenza in vita ad un personaggio dello spessore politico da misurare solo in micron. Della sua presenza in un governo regionale forse si è accorto solo chi preparava la sua busta paga, non certo i siciliani, che delle sue mirabolanti gesta e di quelle del disastroso esecutivo cui ha preso parte non hanno avuto notizie, se non negative. Eppure ha il coraggio di guardare in casa nostra”.

“In un certo senso – continua Mangiacavallo – Bruno ha ragione: siamo incapaci, incapaci di risanare, in soli due mesi, i danni causati, anche dal suo partito, in decine di anni di mala amministrazione e siamo incapaci di ripetere gli errori che loro hanno fatto, determinando buchi di bilancio impressionanti nei Comuni che adesso ci troviamo a governare. Abbiamo ereditato dissesti finanziari e hanno ancora il coraggio di parlare. Accettiamo suggerimenti, consigli e critiche costruttive da chiunque, ma non, per carità, da chi ha rappresentato la peggiore giunta di governo dai Fenici in poi. Della parola ‘imbroglioni’, poi, il signor Bruno risponderà nelle sedi opportune”

“A lui e al suo PD, che sta lasciando i siciliani in mutande – conclude Mangiacavallo – ricordiamo che il M5S, da semplice opposizione, con le decurtazioni degli stipendi dei suoi parlamentari ha garantito il futuro a 52 aziende, ha ridato vita a tre centri urbani e ha ricucito la Sicilia, finanziando la famosa trazzera. Per non parlare delle leggi approvate all’Ars, della ventata di trasparenza che grazie a noi è entrata in quel palazzo (vedi, solo per citare un paio di esempi, le dirette streaming delle commissioni, quella Bilancio in particolare, che prima di noi erano tabù, o la pubblicazione delle presenze dei deputati). Questo e tanto altro hanno fatto gli incapaci che non governano la Sicilia. I “capaci” che la governano tutt’oggi cosa hanno fatto? A proposito, visto che ha tirato in ballo le indennità, di quanto ha ridotto le proprie? Sia conseguente con quello che afferma, le tagli immediatamente. Allora sì, che di lui si ricorderà qualcun altro, oltre a colui che per mesi ha redatto la sua inutile e pesantissima busta paga da assessore al nulla”.

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