Anche Federconsumatori scende in campo contro il caro biglietti aerei per Natale da e per la Sicilia sollecitando l’Antitrust e l’Autorità dei Trasporti.
Sono centinaia le segnalazioni ricevute dall’associazione di categoria da parte di lavoratori e studenti del Sud che vorrebbero tornare in aereo nei propri luoghi di origine ma che devono fare i conti con i prezzi stellari dei biglietti.
Federconsumatori monitora ogni anno l’aumento del costo dei biglietti terni, aerei e anche autobus sui quali questi consumatori tornano a casa e, quest’anno, ha scoperto aumenti che arrivano anche al 188%. La comparazione di prezzo è stata fatta tra un viaggio prenotato per venerdì 8 novembre e la stessa tratta prenotata per lunedì 23 dicembre.
Federconsumatori Sicilia, in particolare, ha monitorato i costi di viaggio, nelle stesse date, dalle due principali città italiane (Roma e Milano) alle due principali città siciliane (Palermo e Catania). Purtroppo i viaggiatori siciliani non sono affatto più fortunati degli altri. Anzi, per viaggiare verso la Sicilia in periodo natalizio gli aumenti di prezzo sono anche maggiori.
Il volo più economico da Milano Malpensa a Palermo Falcone e Borsellino è di easyJet. Questo volo l’8 novembre costa appena 57 euro, che salgono a 179 euro il 23 dicembre. Un aumento pari al 314%. Il volo più economico da Roma Fiumicino a Palermo l’8 novembre è di Ryanair che costa 86 euro. Lo stesso volo costa 126 euro il 23 dicembre, con un aumento del 146%.
Il volo più economico da Milano Malpensa a Catania Fontanarossa di l’easyJet che l’8 novembre costa 55 euro mentre il 23 dicembre costa 201 euro, con un aumento del 365%. Il volo più economico da Roma Fiumicino a Catania Fontanarossa lo fa Ryanair. L’8 novembre costa 150 euro mentre il 23 dicembre costa 167 euro. In questo caso l’aumento è contenuto solo perché già il volo a novembre è incredibilmente caro. Per il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa, “siamo di fronte ad incrementi di prezzo inaccettabili”. “Come Federconsumatori, a livello nazionale- fa sapere -, stiamo già sollecitando l’Antitrust e l’Autorità dei Trasporti ad avviare approfonditi controlli su tali condotte commerciali. A chi deve viaggiare nel periodo natalizio – conclude La Rosa – consigliamo di affrettarsi a prenotare perché più si avvicina Natale e più costeranno i biglietti”.
Intanto anche la politica si muove in tal senso. Il deputato regionale Gaetano Galvagno ha presentato un emendamento alla scorsa Legge di Bilancio con l’obiettivo di istituire un Fondo Speciale di 2 milioni di euro per gli studenti e i lavoratori fuori sede, ma anche per i malati costretti a intraprendere costosi ed estenuanti viaggi della speranza, e agevolare così le fasce economicamente più svantaggiate sino a che non si risolva la condizione di insularità e la continuità territoriale. Una soluzione tampone, come ha sottolineato lo stesso politico, ma “è chiaro che la radice del problema necessita dell’intervento ministeriale affinché si possano concludere le trattative con le compagnie aeree e garantire continuità territoriale considerata l’oggettiva condizione di insularità della Sicilia e come prevedono le normative dell’UE in materia”.
La deputata Ella Bucalo, invece, ritiene responsabile il governo. “Il governo dovrebbe assicurare tariffe low cost ai residenti nell’isola, invece seguita a tenerci con il cappio al collo”, afferma la parlamentare.
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