Avevamo pronosticato in queste pagine un finale di stagione tutto diverso da quello che abbiamo avuto la fortuna di vivere. Vedevamo un Palermo allo sbando, prima delle ultime 4 partite, e stentavamo a comprendere come e dove avrebbe potuto conquistare i punti salvezza nel momento in cui si Carpi che Frosinone sembravano correre molto di più di un Palermo stanco e sgangherato.
Avevamo fatto anche più di una insinuazione sulle strategie del Patron Rosanero che a nostro modo di vedere valutava con interesse il bonus retrocessione che sarebbe stato assegnato al Palermo insieme alla possibilità di vendere la squadra rosanero con un bilancio più leggero orientato ad una gestione di serie B.
Da più parti hanno deriso il nostro pessimismo e la nostra visione “fantastica” della vicenda finale di campionato, ma nelle ultime settimane scorse la discussione, anche in ambito nazionale, è stata tutta concentrata sull’entità del bonus retrocessione e sulle sue conseguenze per le squadre poi retrocesse.
Alla fine però, tutto bene quel che finisce bene. Le nostre previsioni funeste sono state smentite sul campo e dalle classifiche di fine stagione ma la situazione cui si presenta il Palermo di Zamparini ai suoi tifosi in questa fase non sembra tanto diversa da quella che tutti avevamo previsto.
Un Palermo immobile nei primi 10 giorni dopo la fine del campionato: Zamparini non parla, e potrebbe anche essere un buon segno per i tifosi, che a quanto trapela starebbe trattando per la cessione della società.
I giocatori in fuga, a partire dal numero 1 Sorrentino che in attesa di una proposta, che a quanto pare sarebbe arrivata dal Palermo, ha deciso di fare le valigie per tornare al Chievo da dove era arrivato in Sicilia. Le trattative per Vasquez in uscita, al palo. L’ingrossamento della lista dei partenti con Lazaar che non trova mercato al momento, Cristante che tornerà da dove è arrivato (ci vogliono 5 min di euro per riscattare dal Benfica un giocatore che è parso la controfigura di un professionista), Brugman pronto a ritornare al mittente (anche per lui è fissato un importo del riscatto superiore ai 2 min di euro), Maresca pronto a lasciare e Gilardino che pur in possesso di un contratto per la prossima stagione chiede garanzie per la sua posizione all’interno del progetto Palermo.
Ma quale progetto Palermo? Dove sono le ambizioni, gli obiettivi, l’organizzazione che consentirebbero di parlare di un progetto Palermo? Ancora non è chiaro se nemmeno Ballardini, pure in possesso di contratto, accetterà di proseguire l’esperienza in rosanero. Anche lui avrebbe richiesto garanzie sul progetto.
Ma Zamparini non sembra averne voglia di un progetto serio o lavora sottobanco per liberarsi del Palermo e liberare i tifosi della sua presenza ai vertici della società di viale del Fante. Del resto è lo stesso Presidente del Palermo che ha curato l’ultima gestione di campionato finito con la salvezza all’ultima giornata, lo stesso che ha governato l’ultima campagna acquisti di gennaio, quella durante la quale, solo per fare qualche esempio, ha preso Balogh e venduto pure il secondo portiere. Lo stesso Zamparini che l’anno scorso in un sol colpo ha venduto Dybala e Belotti (circa 30 gol in due nello scorso campionato nelle rispettive squadre) per mantenere in attacco giovani promesse che poi tali non si sono ancora rilevate. E’ sempre lo stesso Zamparini che aveva avallato, se non promosso, la scelta di emarginare i senatori in squadra. Quegli stessi giocatori che poi hanno garantito la permanenza nella massima serie stringendo le fila della squadra e portando ai tifosi un risultato che era isperato fino a qualche settimana dal termine del campionato.
Allora permane l’attesa nei tifosi e cresce l’ansia finita l’euforia del fine di stagione. Tutti ad osservare le prossime mosse di Zamparini che tardano ad arrivare. Quale allenatore? Ci sarà un direttore sportivo? Gianni Di Marzio manterrà un ruolo in società? Manesca e Gilardino saranno lasciati andare come è stato fatto con Sorrentino? E Struna? Sarà ancora il pilastro della fascia destra rosanero? E Quaison? E Andelkovic?
Tanti gli interrogativi ed una sola certezza. Se il Palermo e Zamparini non troveranno un acquirente, cinese, americano o arabo che sia, la prossima stagione del Palermo non sarà migliore di quella che è appena terminata.
Ma questa volta i tifosi mettono in guardia la dirigenza: prima di sottoscrivere un abbonamento, in tanti vorranno essere certi della squadra che Zamprini intenderà mettere in campo. Basta fiducia in bianco. Stop con la riconoscenza all’infinito. Palermo calcistica merita la serie A ed un presidente che abbia voglia e determinazione per tenerla in alto. In attesa di un nuovo derby siciliano di massima serie, quello con il Trapani di Cosmi che fa sognare i granata e gli sportivi siciliani tutti.
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