“La Zes del Sud è un progetto importante, ma ancora embrionale. In questo momento mi concentrerei sulla ridefinizione e sulla riperimetrazione delle aree presenti e sullo snellimento burocratico. Abbiamo portato avanti un progetto grazie anche alla collaborazione con Confindustria che punta alla riqualificazione dell’area industriale di Carini e a settembre concluderemo un progetto con Irsap proprio su quell’area dal valore di 8 milioni di euro che verrà presentato a inizio settembre. Per questo lavoro ringrazio l’Irsap e al presidente di Sicindustria Palermo Giuseppe Russello che ci ha dato una grande mano”.

Lo ha detto l’assessore regionale alle Attività Produttive Edy Tamajo intervenendo ad Ustica all’evento promosso e organizzato da Confindustria “Il Mediterraneo alla sfida delle transizioni” che sarà concluso dall’intervento del presidente Carlo Bonomi.

“Una delle nostre priorità è quella di incoraggiare e sostenere la ricerca e lo sviluppo di soluzioni innovative e sostenibili. Tant’è vero che abbiamo messo in campo, come assessorato alle Attività produttive, una serie di misure finanziarie al sostegno delle imprese che mirano a essere innovative. Una dotazione complessiva, che supera abbondantemente i 100 milioni di euro, rivolta alla innovazione, alla ricerca e allo sviluppo, in quanto sono convinto che l’allocazione di fondi per supportare l’innovazione e la ricerca è fondamentale per affrontare le sfide future” ha aggiunto Edy Tamajo.

Tamajo ha ricordato il bando, appena concluso, ‘Ripresa Sicilia’ che mira a concedere alle Pmi agevolazioni, a forma di contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato, per la realizzazione di investimenti per sostenere la ricerca e lo sviluppo, per una dotazione finanziaria di circa 36 milioni di euro; il bando, che uscirà a brevissimo, ‘Fare impresa in Sicilia’ che favorirà la nascita e la crescita di start-up innovative, attraverso investimenti agevolati fino a 300 mila euro con un contributo a fondo perduto pari al 90% delle spese ammissibili; il bando “Connessioni”, da poco pubblicato sul sito della Regione, che promuove la imprenditorialità innovativa nel quale sono concessi contributi a fondo perduto per realizzare luoghi di innovazione generativi, luoghi di produzione e di lavoro, che devono far convivere l’impresa e il giovane creativo; il bando “Poli di specializzazione” per aiutare attività innovative e a potenziare la capacità di aggregazione e la collaborazione tra imprese.

“Dobbiamo inoltre garantire una transizione equa, coinvolgendo tutti gli attori sociali – ha concluso l’assessore – Non possiamo permettere che nessuno venga lasciato indietro durante questo processo di cambiamento. È fondamentale coinvolgere le comunità locali, le organizzazioni non governative e il mondo accademico, ascoltando le loro voci e sostenendo progetti inclusivi che promuovano lo sviluppo sostenibile e l’inclusione sociale”.

Non solo transazione energetica ma anche culturale

Per il Presidente degli industriali siciliani Alessandro Albanese “sembra che sia scomparsa dall’agenda europea il nucleare ma si tratta di un tema fondamentale per le Energia alternative che va dibattuto. Rischiamo di rimanere indietro nuovamente rispetto al resto d’Europa e del Mondo. Dobbiamo porci nelle condizioni di autonomia energetica e dobbiamo farlo con la Transizione energetica, la valorizzazione del Mediterraneo non solo come scambio di merci ma anche di culture e dunque attraverso una transizione culturale”.

“Oggi abbiamo un rapporto fattivo con  la politica. Parliamo dei fatti e questo è un grande tema, importante” ha concluso Albanese sottolineando poi come sia necessario ” favorire il ricambio generazionale anche nella pubblica amministrazione”

Mediterraneo sfida cruciale

“Il Mediterraneo rappresenta la sfida cruciale dei prossimi anni. La Sicilia potrà sfruttare al meglio la sua naturale vocazione di crocevia di scambi economici e culturali. L’impegno del Governo Meloni, avviato con il progetto di rendere tutto il mezzogiorno ZES e conclamato nella conferenza celebratasi ieri a Roma, va nella direzione di rendere l’Italia ponte tra l’Europa e l’Africa e la Sicilia può diventare la piattaforma logistica e produttiva senza rinunciare alle necessarie transizioni per una impresa autenticamente sostenibile .

Il piano degli investimenti vedrà l’Italia in prima linea per favorire un corretto sviluppo dei paesi africani. Con l’evento di oggi, Confindustria Sicilia dimostra di essere al passo con gli obiettivi del momento e sono certa che la classe industriale della nostra Regione sarà in prima linea per le sfide necessarie a riportare il Mediterraneo al centro dell’economia mondiale” ha detto, invece il vicesindaco di Palermo e parlamentare nazionale di Fratelli di Italia, Carolina Varchi a margine del medesimo incontro prima che la parola passasse, infine, al presidente di Confindustria Carlo Bonomi.

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