Le rappresentazioni virtuali della Cuba e della Zisa di Palermo, tra le testimonianze più significative della dominazione normanna nell’Isola, saranno le novità esposte nella mostra multimediale “Jardines. Patrimonio y Ensueño”, organizzata dalla Fondazione El legado Andalusi, partner del progetto iHeritage: ICT Mediterranean platform for UNESCO cultural heritage, ideato da Lucio Tambuzzo, Associazione Circuito Castelli e Borghi Medioevali, e che ha come capofila il Dipartimento del Turismo, Sport e Spettacolo della Regione siciliana.

La mostra fino al 12 marzo in un edificio trecentesco

La mostra multimediale immersiva rimarrà allestita fino al 12 marzo negli spazi dell’edificio trecentesco El Corral del Carbón di Granada, in Spagna, nel corso della quale oltre alle opere d’arte, fotografie, oggetti museali, saranno rappresentate le ricostruzioni archeologiche virtuali e olografiche dei giardini dell’Alhambra e del quartiere Albayzin accanto alle peschiere antistanti la Cuba e la Zisa, queste ultime realizzate dai ricercatori dell’Università di Palermo selezionati con i fondi del progetto.

La ricostruzione virtuale dei monumenti basata sui dipinti di Rocco Lentini

Per la ricostruzione virtuale dei monumenti, i ricercatori si sono basati sui dipinti del pittore di fine Ottocento Rocco Lentini che ha immaginato le configurazioni degli antichi sollatia nel grande parco del “Genoard” la cui estensione, secondo alcuni studiosi, arrivava al di là delle antiche mura della città fino alle pendici di Monreale e di Altofonte.

L’utilizzo di eliche olografiche

“Nella mostra di Granada, edifici e giardini – spiega Rossella Corrao, Responsabile Scientifico del progetto per il Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo – vengono mostrati tramite eliche olografiche e ciò dà l’opportunità di verificare quanto la resa delle ricostruzioni virtuali elaborate venga influenzata dall’uso di hardware diversi. I ricercatori del dipartimento di Architettura hanno già esposto gli ologrammi dei soli edifici, attraverso l’uso di Holobox, durante la Notte dei Ricercatori 2022 tenutasi nel campus dell’Università di Palermo lo scorso 30 settembre, coinvolgendo i partecipanti al Living Lab attivato dagli stessi nell’ambito del progetto e gli iscritti al Local Support Group”.

Il giardino come elemento ornamentale e patrimonio

“Nella mostra olografica – aggiunge María de la Concepción de Santa Ana, Direttrice generale della Fondazione Pubblica Andalusa El Legado Andalusì – uniremo quindi i concetti di giardino e patrimonio, come abbiamo deciso di sottolineare nel titolo. Inviteremo il visitatore a pensare, come noi, al giardino come elemento ornamentale e patrimonio. Ci immergeremo in giardini reali e immaginari, fatti di carta, pietra, suoni e musica, giardini per bambini, giardini nelle incisioni, nella pittura, nella fotografia, giardini che hanno ispirato tutte le arti, e persino giardini ricreati con le più moderne tecnologie, seguendo la linea tracciata dal progetto europeo iHERITAGE”.

Mettere in relazione i siti Unesco del Mediterraneo

“La mostra di Granada – dice Lucio Tambuzzo, direttore artistico di iHERITAGE – ha già registrato oltre 4.000 visitatori i primi due giorni di apertura e rappresenta la prima di una serie di mostre olografiche, multimediali e immersive e di grandi eventi artistici internazionali prodotti da iHERITAGE che nel prossimo anno toccheranno anche Sicilia, Egitto, Giordania e Libano. L’obiettivo è di mettere in relazione alcuni dei più importanti siti UNESCO del Mediterraneo e di rivelarne aspetti inediti ed elementi comuni grazie alle nuove tecnologie, capaci di mostrarli come mai visti prima.

La mostra “Jardines. Patrimonio y Ensueño”

Cosa vedere: dal cortile, nel quale sono esposte numerose specie di piante, tipiche dei giardini europei, mediterranei, andalusi, i visitatori accedono alla sala attigua che ospita quattro eliche olografiche che spiegano l’evoluzione del Generalife, la residenza estiva dei Nasridi del Sultanato di Granada e dell’Alhambra, il meraviglioso palazzo-fortezza medievale, patrimonio mondiale dell’Unesco. Nella sala adiacente vengono proiettati alcuni video che narrano la storia dei giardini andalusi, mentre nella sala principale si può ammirare la ricostruzione archeologica virtuale dei giardini dell’Alhambra e del quartiere dell’Albayzin. La mostra, (aperta al pubblico tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, dalle 9 alle 20 – ingresso gratuito), ospita anche reperti archeologici, dipinti di pregio, modelli in scala, ricreando la struttura e la disposizione dei giardini di al- Andalus, con tanti angoli e segreti da scoprire.

Il progetto iHeritage

iHERITAGE ICT Mediterranean platform for UNESCO cultural heritage è un progetto strategico cofinanziato al 90% dal Programma di cooperazione internazionale ENI CBC MED dell’Unione Europea. Il budget complessivo del progetto è di € 3.874.287,061. La durata è di 30 mesi (a partire dal 15 settembre 2020). Il progetto iHeritage che coinvolge 10 partner di 6 Paesi: Egitto, Giordania, Libano, Portogallo, Spagna e Italia.

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