“Difendere il lavoro, proteggere l’ambiente, tutelare le persone e i loro diritti. Questa è la nostra missione sindacale, questo abbiamo fatto e continueremo a fare. A cominciare dal comparto agricolo, dov’è evidente che molto non va se in Sicilia meno di 50 mila imprese su 120 mila hanno nei loro libri paga operai regolarmente assunti. È un segnale di occupazione irregolare, dietro cui si nasconde di tutto. Ad esempio, il caporalato”.
È uno dei passaggi-chiave della relazione tenuta oggi dal segretario generale della Uila Sicilia, Nino Marino, in occasione del Consiglio regionale dell’organizzazione Uil di categoria che s’è riunito in un albergo a Pergusa. Al tavolo di presidenza i componenti di Segreteria, Enzo Savarino e Giuseppe La Bua, insieme con la tesoriera Maria Concetta Di Gregorio, Nino Marino ha sottolineato “il ruolo sempre più rilevante che nei prossimi anni svolgeranno gli enti bilaterali, formati da sindacati e associazioni datoriali, realizzando il loro compito primario di Osservatorio del mercato del lavoro agricolo, a salvaguardia non solo di operaie e operai dei campi ma anche delle tante imprese sane che rischiano di venire soffocate dalla concorrenza sleale”.
Marino, quindi, s’è soffermato nel suo intervento sulla vertenza-forestali: “Non è stato facile – ha affermato il segretario generale della Uila – convincere la Regione a intervenire concretamente, in attesa di riforma, per aumentare le giornate di garanzia a lavoratrici e lavoratori che sono assunti per pochi mesi l’anno, anche se svolgono un’attività fondamentale nel contrasto di desertificazione, incendi, dissesto idrogeologico. Adesso, sembra che esista un’ampia convergenza nel Governo e all’Ars sull’incremento di 23 giornate. Attendiamo con fiducia il voto finale al Parlamento regionale, ma sembra evidente che nel prossimo futuro bisogna andare oltre e quindi chiederemo un confronto agli assessori all’Agricoltura e al Territorio, Luca Sammartino e Giusi Savarino, perché entro la fine di questa legislatura i forestali attualmente a 101 giornate raggiungano quota 151”.
Dopo avere citato i significativi risultati raggiunti dalla Uila Pesca e dalla Filbi, che rappresenta il personale dei Consorzi di Bonifica “anch’esso sempre in attesa di riforma”, Nino Marino ha sottolineato i progressi nel settore dell’industria agroalimentare: “Esistono ancora forti resistenze, però sia pur a fatica sta passando l’idea che dialogare con il sindacato costituisce un valore aggiunto per le stesse imprese. Lo abbiamo ad esempio dimostrato a Francavilla di Sicilia, dov’è stata proprio la Uila a denunciare gli anni di ritardi burocratici che hanno impedito alla Di Costa Spa, un’azienda dolciaria di eccellenza, la finalizzazione di un investimento da 10 milioni di euro per l’apertura di un terzo stabilimento produttivo in quel comune del Messinese e la creazione di nuova occupazione. L’azienda, alla fine, s’è determinata a dirottare in altro centro della stessa provincia quel progetto”.
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