Un anno di indagini per ricostruire gli spostamenti, gli acquisti di marijuana e i traffici illeciti di un’organizzazione criminale che a Ragusa faceva affari con la droga.
Con l’operazione denominata ‘Tuttocittà’ proprio per la capillarità con cui le otto persone arrestate si infiltravano nelle principali piazze di spaccio cittadine, la Guardia di Finanza di Ragusa ha portato a termine la maxi operazione antidroga.
Sono stati sequestrati 35 chili di marijuana, 100 grammi di cocaina, 10 grammi di hashish, munizioni, denaro contante e assegni per 100 mila euro, ritenuto l’incasso dell’attività di spaccio, bilancini di precisione e telefoni cellulari utilizzati per i contatti con i clienti. Sigilli anche ad un camper, ad un’auto e ad uno scooter.
Per diversi mesi, gli uomini della finanza hanno presidiato le principali piazze del centro storico e della periferia di Ragusa, ritenute luogo ideale di ritrovo di spacciatori e acquirenti di sostanze stupefacenti.
Gli investigatori hanno ricostruito la fitta ramificazione di sodali dell’organizzazione su tutto il tessuto cittadino in cui avvenivano le cessioni delle dosi a giovani e meno giovani.
E sono riusciti ad identificare corrieri, spacciatori da strada, acquirenti, i luoghi di stoccaggio delle sostanze, i mezzi utilizzati per gli spostamenti, i rifornitori fuori provincia (in particolare nella città di Catania).
I corrieri di cui si serviva l’organizzazione facevano arrivare a Ragusa 30 chili di droga a settimana.
Nella notte tra il 20 e il 21 dicembre, i finanzieri di Ragusa e gli uomini dell’Antidroga di Catania, hanno arrestato Luca Calogero, 30 anni, pluripregiudicato che era sfuggito alla cattura lo scorso 23 novembre. Nel centralissimo Corso Italia di Ragusa, era stato inseguito e bloccato a bordo di un’auto presa a noleggio, mentre trasportava più di 30 chili di marijuana, ma poi era riuscito a dileguarsi.
Il 23 novembre, i finanzieri erano però riusciti ad arrestare Vincenzo Venerando Manciagli, 36 anni, originario di Acireale, Sel Sulo, cittadino albanese di 36 anni e Giuseppe Gurrieri, 39 anni di Ragusa.
L’indagine, dopo l’identificazione di numerose persone che spacciavano su alcune “piazze” di Ragusa ha permesso di ricostruire l’intera filiera criminale, che ha messo in luce un’organizzazione strutturata e ramificata che riforniva gli spacciatori di cocaina, hashish e marijuana.
Ad agosto, in manette era finito Benedetto Salvino, 57 anni, ragusano, trovato con diverse dosi di cocaina. Secondo gli investigatori è lui il ‘personaggio di spicco del sodalizio’ in grado di tenere diretti e personali rapporti con i capi clan della mafia catanese. Salvino è attualmente in carcere a Ragusa.
In flagranza sono stati anche arrestati: Massimo Scuderi, 44 anni, di Catania, Rosa Foti, 43 anni di Catania e Angelo Bruno, 26 anni.
Le indagini sono state eseguite non soltanto attraverso le tradizionali tecniche investigative di appostamento e pedinamento ma, soprattutto con il supporto di attività tecniche (intercettazioni telefoniche e captazioni ambientali di conversazioni tra presenti e con l’installazione di sistemi di monitoraggio, Gps, sulle autovetture dei corrieri).
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