Integrati a tal punto da fare affari con lo spaccio di droga. I migranti ospiti dei centri nella provincia di Ragusa e i giovani ragusani si scambiavano le dosi di ‘erba’.

Per questo, gli uomini della Squadra Mobile e delle Volanti di Ragusa, hanno intensificato, su disposizione del questore Giuseppe Gammino, i controlli e le perquisizioni nei Cas, i centri di accoglienza straordinaria di Chiaramonte Gulfi e in uno di Ragusa che danno ospitalità ai migranti.

Le indagini hanno permesso di accertare la presenza di alcuni giovanissimi ragusani che facevano ingresso nei centri per poi uscire dopo pochi minuti. L’attività di controllo è stata svolta grazie anche alla collaborazione dei responsabili dei due centri che hanno aiutato la Polizia mettendo a disposizione i loro interpreti e segnalando i migranti più a rischio.

I controlli hanno riguardato i locali dei due centri, passati al setaccio, da 20 poliziotti e da due cani delle Unità Cinofile Antidroga in servizio a Catania.

“Jagus” e “Argo” hanno fiutato nei vestiti di parecchi extracomunitari residui di sostanze stupefacenti, ma non è stata trovata alcuna dose addosso agli ospiti o nelle loro stanze.

E’ nel giardino del Cas di Ragusa che “Jagus” ha scovato, nascosta sotto terra vicino ad un albero, una stecca di fumo ancora da suddividere in singole dosi, del valore di circa 150 euro.

Ecco perché i giovani ragusani saltuariamente andavano a fare visita ai migranti. Controlli che continueranno, considerato anche il fatto nelle ultime settimane, tre giovani richiedenti asilo sono stati arrestati per reati in materia di stupefacenti.

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