Le parole di Pier Ferdinando Casini che in Sicilia ha aperto ad “una coalizione tra moderati e progressisti per le prossime elezioni” come prevedibile hanno innescato una serie di reazioni che tuttavia mantengono aperto ogni scenario, anche se l’alveo del progetto è l’area di sinistra.

L’ex presidente della Camera ha detto che anche “Alfano è per questa impostazione. Con lui lavoriamo in piena sintonia. A Roma come a Palermo” ed ha lanciato un terzetto di nomi per la candidatura a Palazzo d’Orleans: il leader dei Centristi siciliani Gianpiero D’Alia e i due alfaniani Giovanni La Via e Dore Misuraca.

Plaude a Casini il segretario del Pd in Sicilia, Fausto Raciti: “Apprezzo molto le parole di Gianpiero D’Alia e di Pierferdinando Casini che oggi richiamano alla collaborazione tra Pd e moderati”.

“È una scelta – continua Raciti – che abbiamo fatto per tempo ed una strada che vogliamo continuare a percorrere in alternativa ai populisti e al ritorno sempre incombente al passato. L’inequivocabile scelta di campo che oggi Casini e D’Alia indicano ci trovano riconoscenti e pronti e proseguire il nostro cammino insieme”.

Esprime soddisfazione anche il luogotenente dei renziani nell’Isola, Davide Farone che ribadisce ome il modello politico sperimentato a Palermo, “si presenterà con la stessa formazione per le regionali di novembre”.

L’esponente dem plaude anche al confronto che Delrio e Alfano stanno portando avanti sul piano nazionale. “Da questo confronto mi aspetto un’intesa ampia e strategica”.

“Individuato il campo, che è quello di centro sinistra – aggiunge – sarà il momento di definire un programma di cambiamento, individuare le cose concrete da fare per riportare sulla strada giusta un’isola che non ha bisogno della demagogia, né del populismo, ma di una coalizione ampia, seria e credibile che possa riportare la Sicilia in Italia e in Europa”.

Anche il coordinatore siciliano di Ap, Giuseppe Castiglione è favorevole ad “un candidato ‘centrista’ come del resto il nostro partito sostiene da tempo, ma col Pd non c’è alcun accordo politico in atto, c’è un dialogo in corso”.

Il sottosegretario all’Agricoltura ha anche aggiunto che Ap ha sottoposto già da diverse settimane al Pd il documento politico e il programma elaborati nel corso della summer school organizzata in Sicilia dal partito di Angelino Alfano.

Si sfila già dall’eventuale coalizione Sinistra Italiana che in una nota del deputato Erasmo Palazzotto afferma che “Non è mettendo assieme un pezzo del vecchio centrodestra con il fu centrosinistra che si affronta l’emergenza politico istituzionale che investe oggi la nostra Isola”.

“Non vedo come si possa produrre in questo schema una discontinuità, da tutti evocata, senza mettere alla porta chi è stato responsabile in questi anni del sistema criminogeno del Cara di Mineo o della grande speculazione sui rifiuti e sulle risorse idriche. A questo punto- conclude -Palazzotto- non è più solo una questione di nomi, la discussione sta diventando grottesca, non è pensabile costruire un’alleanza che tenga dentro la Sinistra e il partito di Alfano, siamo culturalmente incompatibili”.

 

ELEZIONI IN SICILIA ECCO IL SONDAGGIO 

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