La Cassazione ha rigettato il ricorso proposto dalla procura distrettuale antimafia di Catania avverso l’ordinanza del Tribunale del Riesame di revoca degli arresti per l’ex sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, e suo fratello Fabio, all’epoca dei fatti consigliere comunale del Pd.
“Gli arresti – scrive l’ex sindaco di Vittoria – per me e mio fratello – vittime di un clamoroso errore giudiziario che, a maggior ragione dopo il pronunciamento da parte della più alta corte di giustizia ha l’amaro sapore del sopruso – sono stati illegittimamente spiccati e non dovevano mai esistere. Le ipotesi accusatorie del 21 settembre con l’annullamento giudiziario passato in giudicato non esistono e non hanno più alcuna vita propria.
Giuridicamente, invece, il procedimento versa ancora nella fase delle indagini preliminari, contravvenendo a qualunque ordinario svolgimento dei termini previsti dal codice di rito”.
L’ex sindaco di Vittoria Giuseppe Nicosia e suo fratello Fabio, allora consigliere comunale poi dimessosi dalla carica, furono arrestati nell’ambito dell’operazione ‘Exit poll’ il 21 settembre scorso con l’accusa di scambio elettorale politico-mafioso in relazione alle elezioni amministrative del 2016 del comune di Vittoria (Ragusa).
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