La Commissione nominata dal Comune di Ragusa per selezionare le proposte legate alla cogestione del Castello di Donnafugata  ha indicato come la migliore tra le tre presentate quella di Civita Sicilia srl e Logos società cooperativa.  In corsa c’erano la Pro Loco, con altri partner, ed il Libero consorzio comunale di Ragusa.

Il Pspp

La formula scelta è quella del Pspp, Partenariato speciale pubblico-privato, che prevede, nel complesso, la gestione per un periodo di 10 anni del complesso di Donnfugata, di cui fanno parte il famoso Castello, location del Commissario Montalbano, il parco ed il Museo del Costume.

Il sindaco Cassì

“Per settimane la commissione ha svolto un’analisi minuziosa e complessa, individuando come proposta migliore quella presentata da Civita – Logos. Sono stati pubblicati sul sito web del Comune di Ragusa (Albo Pretorio, sezione Amministrazione Trasparente”) tutti i relativi verbali, disponibili” dichiara il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, che ha scelto la strada della cogestione per i costi ormai diventati insostenibili per il Comune ibleo.

Da qui la decisione di pubblicare l’avviso pubblico a cui risposero l’estate scorsa Civita Sicilia srl e Logos Società Cooperativa, il cui piano prevede anche la valorizzazione di  Palazzo Zacco, sede del Museo del contadino, la collezione Cappello e il Museo della Città.

Le polemiche estive

Una scelta contestata da un fronte politico avverso a Cassì, che, in quella caldissima estate,  venne accusato di voler svendere il Castello ma i toni diventarono roventi quando il Libero consorzio, attraverso il suo Commissario, decise, in modo irrituale, di scendere in campo e partecipare all’avviso, contestando, nel contempo, la scelta operata dall’amministrazione comunale.

In mezzo a tutto questo si registrò anche l’intervento del prefetto di Ragusa che il 26 di agosto, preoccupato per la piega di queste polemiche, convocò una riunione avente come oggetto “la gestione del Castello di Donnafugata” a cui presero parte il sindaco, le forze dell’ordine ed il Commissario straordinario del Libero Consorzio: insomma, un vero affare di Stato.

La nomina della Commissione

A quel punto, il sindaco di Ragusa azzerò tutto per procedere alla nomina di una Commissione di esperti che potesse scegliere tra tutte le proposte presentate. Tra i 5 componenti, “tutti esterni all’amministrazione” precisa Cassì, ci sono: Maria Cristina Cavallaro, professore diritto amministrativo, facoltà di Giurisprudenza Università di Palermo; Maria Cristina Longo, professore Economia e Gestione delle Imprese, Università di Catania; Maria Rosaria Vitale, professore Teoria e storia del restauro, Struttura didattica speciale di architettura di Siracusa; Valentina Noto, direttrice del Castello Ursino e del sistema Museale di Catania e Franco Milella, esperto delle nuove forme di partenariato pubblico-privato, Bari.

Il prossimo passo

“Comincia adesso una fase di concertazione con il proponente prescelto, nella quale si terrà conto delle proposte suggerite. L’eventuale accordo dovrà essere poi approvato dalla Giunta e dal Consiglio comunale” dice  il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì.