“Non pensiate che l’inizio delle vaccinazioni sia la soluzione a tutti i mali”. Lo ha detto il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, che teme un abbassamento del livello di guardia dopo l’inizio delle prime vaccinazioni. Un monito legato ai risultati dei tamponi di due giorni fa, che hanno allarmato parecchio il capo dell’amministrazione della città iblea.
“I risultati dei tamponi, (14 positivi, ci dicono solo una cosa: il peggio – ha detto il sindaco di Modica – non è per niente passato. Il percorso è ancora lungo e difficile. 14 positivi in 2 giorni a Modica sono tanti e sicuramente non ci inducono a lasciarci andare per le feste. 14 positivi tra bambini, giovani, adulti e anziani. Insomma 14 positivi che possono essere ognuno di noi, possono essere un nostro familiare, un amico, un vicino di casa. Insomma non abbassate la guardia per favore, abbiamo fatto tanto, non roviniamolo proprio ora”.
Frattanto, sono 995 i nuovi positivi al Coronavirus in Sicilia su 8.807 tamponi processati. Le vittime sono 26 nelle ultime 24 ore che portano i morti a 2.352 dall’inizio della pandemia.
I positivi sono 33.409 con un incremento di 163 nuovi positivi. Negli ospedali i ricoveri sono 1262, +61 rispetto a ieri, mentre i ricoveri in regime ordinario sono 1093, +65 rispetto a ieri in terapia intensiva sono 169, -4 rispetto a ieri.
I guariti sono 806. La distribuzione nelle province vede in testa Messina con 287, Palermo 225, Catania 185, Trapani 105, Caltanissetta 57,Siracusa 42, Enna 35, Ragusa 33, Agrigento 26.
In merito alle vaccinazioni, si prosegue in Italia così come in Sicilia. Medici, infermieri, operatori socio-sanitari, ma anche medici delle residenze per anziani, quindi gli over 80enni e i fragili: sono queste le categorie che per prime vengono vaccinate contro il Covid. Resta, però, un esercito di esclusi dalla ‘priority list’ fatto di odontoiatri, farmacisti e medici specialisti privati che non saranno vaccinati insieme ai loro colleghi. Una lista di categorie prioritarie che potrebbe essere modificata, almeno questo è quello che chiedono l’Ordine dei Medici e quello dei farmacisti. E a queste voci si unisce anche il sottosegretario al ministero della Salute Pierpaolo Sileri.
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