L’ex parlamentare regionale Udc Gaetano Cani coinvolto nell’inchiesta “Diplomat”, su un giro di diplomi falsi, dice di non aver commesso reati e precisa che “la somma di denaro sequestrata a suo tempo nella mia abitazione è di entità inferiore ed è del tutto lecita la provenienza”.

la vicenda domina la cronaca siciliana da due giorni. Sono 110 gli indagati per un giro di diplomi falsi, inchiesta nell’ambito della quale la Finanza ha raccontato di aver trovato 300 mila euro in contati in una scatola di scarpe a casa dell’ex deputato indagato nella sua qualità di dirigente scolastico in pensione

Cani aggiunge che “i timbri sequestrati nella mia abitazione, diversi anni fa e durante una perquisizione, non hanno alcun collegamento con i fatti oggetto dell’indagine odierna ed è destituita di ogni fondamento la notizia apparsa sulla stampa secondo cui a casa mia era stata scoperta una vera e propria fabbrica del falso”.

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