Una mega-discarica per il trattamento rifiuti pericolosi sorgerà a otto chilometri dal centro abitato di Scicli, gioiello barocco della provincia di Ragusa. Il provvedimento è stato autorizzato con una delibera del 3 marzo di quest’anno, firmata dal Dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti della Regione siciliana, ma il governatore Rosario Crocetta annuncia la sua contrarietà. Con un nota il presidente comunica di aver avviato le verifiche su tutti i provvedimenti autorizzativi.

Il  grande impianto, previsto in Contrada Cuturi, con una capacità annua di 200.000 tonnellate per il trattamento di rifiuti, anche pericolosi e tossici, riceverà categorie di materiali, che secondo alcuni esperti del settore, mai prima d’ora erano stati trattati in Italia.

L’autorizzazione integrata ambientale è stata rilasciata alla società A.Ci.F Srl con sede legale in Scicli: l’autorizzazione che ha valenza di 10 anni con possibilità di rinnovo tramite istanza da presentarsi almeno sei mesi prima dalla scadenza e che nei fatti sancisce la nascita di una nuova discarica a Scicli, affermazione che viene supportata dalla tabella delle categorie autorizzate tra i quali spunta anche il codice 20 che è riconducibile ai rifiuti urbani non differenziati.

L’iter per l’autorizzazione è arrivato alla fase finale dopo tanti anni di lavori e acquisizione di pareri ma il governatore Crocetta lo ha appreso pochi giorni fa e ha comunicato nel corso di un incontro con una delegazione di cittadini e ai deputati nazionali e regionali del territorio presenti all’incontro, di aver dato mandato ai due assessorati competenti, Ambiente ed Energia, di verificare l’iter istruttorio e amministrativo.

“Trovo assurdo – dice Crocetta – che in un territorio patrimonio dell’Unesco si possa persino pensare di fare questo. Scicli è una città in grande  espansione turistica e tale impianto comprometterebbe le vocazioni territoriali naturali. Da una prima analisi – continua il presidente – sembrerebbero carenti diversi aspetti autorizzativi.E’ illogico e orrendorealizzare una discarica di rifiuti pericolosi a Scicli, una città che è un piccolo gioiello e costituisce un patrimonio architettonico di inestimabile valore”.

 

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