I carabinieri di Vittoria hanno disposto il sequestro di un’area di oltre 28.600 mq di terreni comunali e privati, in contrada Canicarao – Donna Dolce di Comiso, nel territorio di Comiso, utilizzati per l’estrazione abusiva di minerali. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Ragusa, su richiesta della sostituto Santo Fornasier, ed allo stesso tempo sono stati indagati  due imprenditori, rispettivamente una 53enne, amministratore delegato della “Comisana Lapidei S.R.L.” e un 32enne, amministratore delegato della “Ragusana Calcestruzzi S.R.L.”, residenti nel Ragusano, ritenuti responsabili dei reati di omessa comunicazione di inizio attività estrattiva mineraria alle autorità competenti e attività di gestione rifiuti non autorizzata.

Le indagini sono state avviate dai carabinieri della stazione di Comiso il 25 maggio scorso quando è stata scoperta un’estesa area di escavazione ed al termine degli accertamenti è emerso che l’attività estrattiva era
esercitata in maniera abusiva in quanto priva di autorizzazioni.

Il cantiere abusivo è ricavato su un’area pianeggiante, di oltre 3.500mq, di proprietà del comune di Comiso ricadente nell’area della zona artigianale: in questo sito, secondo gli investigatori, sarebbero stati prelevati, senza alcuna
autorizzazione, almeno 10.000 metri cubi di materiale litoide, verosimilmente finiti all’interno di uno dei recinti degli impianti di lavorazione di calcestruzzo esistenti a Comiso.

Nel corso delle successive  indagini, attraverso sopralluoghi da parte dell’Arpa di Ragusa e del Distretto Minerario, si è scoperto che anche su altri lotti di terreni, di proprietà privata o comunale, per un totale di oltre 28.600 mq, gli indagati, in concorso tra lor,  avevano “esercitato attività estrattiva di materiali lapidei con l’utilizzo di mezzi meccanici e operai della propria ditta Comisana lapidei in difetto delle previste autorizzazioni e senza aver nominato il direttore responsabile dei lavori” e “smaltito rifiuti speciali su terreni non impermeabilizzati, mediante versamento di materiale di provenienza diversa da quello di origine” fanno sapere i carabinieri di Vittoria.