Una moria di pesci che ha coinvolto centinaia di esemplari è stata rinvenuta nei giorni scorsi nel fiume Irminio, nel tratto subito a valle della diga di S. Rosalia, all’interno di una grande riserva naturale e in pieno sito di importanza comunitaria.
La causa scatenante è ancora tutta da accertare ma l’ipotesi più plausibile pare sia lo sversamento di acque di fondo dell’invaso artificiale della diga o dal potabilizzatore che si trova nella zona.
“In attesa dei risultati delle analisi e dei prelievi effettuati dall’Arpa e dell’Istituto zooprofilattico, chiediamo al presidente della Regione, all’assessore per l’Energia e all’assessore per l’Ambiente di intervenire con urgenza”. Così la deputata del Ragusano Vanessa Ferreri che ha già presentato un’interrogazione all’Ars.
“Si trovino tempestive ed efficaci soluzioni per la bonifica e il recupero ambientale del sito, – chiede nell’atto parlamentare la parlamentare Cinquestelle – nonché avviare un percorso di recupero della fauna ittica dei corsi d’acqua provinciali, in particolare nel fiume Irminio, dal momento che la strage di fauna ittica può essere a tutti gli effetti considerata una preziosa “spia” di un’alterazione ambientale in corso nella zona, che mette a rischio anche la preziosa risorsa idrica”.
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