Quaranta migranti superstiti hanno raccontato di un nuovo naufragio avvenuto nel Mar Mediterraneo: di 80 compagni di viaggio stipati su un gommone caduti in mare.

 

E’ quanto ricostruito dagli investigatori della Squadra Mobile di Ragusa dopo lo sbarco a Pozzallo di 408 e di 293 migranti. 

I testimoni hanno raccontato che durante la navigazione il gommone con a bordo circa 120 persone, probabilmente per l’eccesso di carico, ha cominciato ad imbarcare acqua e si è ribaltato, facendo cadere tutti i migranti in mare. Solo una quarantina riuscivano ad aggrapparsi al natante in arrivo della nave mercantile “Alexander Maersk”.
La notizia della morte per annegamento dello scafista è stata confermata alla polizia di stato da diversi sopravvissuti.
Il comandante del cargo danese ha confermato il naufragio e rivelato che alcuni dei cadaveri sono stati recuperati da un’ altra nave impegnata nei soccorsi.
Le indagini sono tuttora in corso e mentre un team sta ascoltando i superstiti, un’altra squadra di investigatori ha individuato tre sospettati di essere gli ‘scafisti’ degli altri natanti soccorsi dalla nave mercantile.
Uno degli ‘scafisti’ dei quattro gommoni, con a bordo complessivamente 408 migranti sbarcati a Pozzallo sulla nave Fiorillo, è stato fermato dalla squadra mobile della Questura di Ragusa. E’ il somalo Nasrudin I Said, di 19 anni, indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Altri ‘scafisti’, hanno ricostruito i testimoni, sono rientrati Libia con un altro gommone dopo avere smontato i motori e lasciato alla deriva i natanti in attesa dell’arrivo dei soccorritori in acque internazionali.
La Squadra Mobile ha arrestato anche un marocchino che ha tentato l’ingresso clandestinamente che era destinatario di un ordine di carcerazione per furti e rapine commessi a Padova nel 2013.
Nel 2017 nell’Hotspot di Pozzallo hanno già fatto ingresso 3.908 migranti in occasione di 13 approdi. Gli scafisti fermati quest’anno sono stati 38, quattro dei quali minorenni.

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