Quando sport e solidarietà si uniscono in un unico coro, si può fare molto. Ancora una volta un grande esempio di un grande cuore di una comunità che si è raccolta attorno a un giovane concittadino affetto da una grave patologia, che necessita di soldi per poter provare delle cure costose. È stato il cuore rossoblu dei tifosi del Modica Calcio a battere forte.

E’ riuscita la raccolta fondi

Delusi e amareggiati per il risultato sul campo, felici e orgogliosi per quello del ‘cuore’. Che ha battuto forte per Giuseppe, per dargli una mano a vincere la partita più importante. Il cuore rossoblu, il cuore della Città, il cuore dei Modicani, non ha tradito ed ha dimostrato ancora una volta che Modica e il Modica sono capolista della solidarietà e della vicinanza. A chi soffre, a chi lotta e a chi vuole vincere. Ieri, la società ASD Polisportiva Modica Calcio, ha provveduto a effettuare la donazione dei fondi raccolti in questa giornata dedicata a Giuseppe, il ragazzino di 13 anni, affetto da una grave patologia, che ha già attraversato momenti di sofferenza indicibili e che ha bisogno di fondi per sostenere un percorso medico complicato e costoso.

La raccolta fondi per aiutare il giovane a guarire

Giuseppe deve andare in Austria dove esiste un centro che, attraverso l’uso della radioterapia a protoni, potrebbe dargli giovamento e sollievo dopo le tante sofferenze patite. Sofferenze che lo costringono a letto da più di un anno. Per dare sostegno alla sua ‘partita da vincere’, il Modica ha raccolto l’appello dei genitori, sostenendo la raccolta fondi. E così parte dell’incasso di domenica scorsa in occasione della partita Modica-Roccacquadolcese, è stato devoluto a sostenere queste spese.

La società, “Un gesto nobilissimo”

Ai 1.600 euro dai tagliandi d’ingresso, si sono assommati i 400 euro donati dai tifosi del rione Vignazza che, oltre ad acquistare tutti il biglietto per entrare al ‘Vincenzo Barone’, hanno raccolto di loro spontanea iniziativa questa somma che la società rossoblu ha aggiunto all’incasso di domenica, devolvendo tutto ai genitori di Giuseppe. “Un gesto nobilissimo – dice adesso la società comunicando l’importo raccolto per il 13enne – che dimostra il cuore enorme di questa città e dei suoi ‘figli’”.