Uno spacciatore di 26 anni è stato arrestato ieri pomeriggio dai carabinieri a Ispica, nel Ragusano. Il giovane è stato trovato in possesso di 120 grammi di hashish, soldi in contanti e strumenti per la pesatura e il confezionamento della sostanza.

L’arresto è avvenuto nell’ambito specifico servizio antidroga sul territorio di competenza, in particolare dove alcuni residenti hanno segnalato episodi di spaccio. I militari dell’Arma hanno effettuato serrati controlli nei luoghi maggiormente frequentati e punto di ritrovo di giovani e nelle zone più isolate.

Il giovane arrestato si chiama Carmelo Casato Buono, ispicese, già noto alle forze dell’ordine. Casato Buono è stato notato dai militari dell’Arma mentre a piedi camminava per i vicoli del centro cittadino tenendo un atteggiamento sospetto.
Dopo averlo pedinato, non appena è rientrato a casa, i Carabinieri lo hanno controllato e lo hanno sottoposto a perquisizione personale e domiciliare.

Dunque, il ragazzo è stato trovato in possesso di due panetti di hashish da circa 50 grammi ognuno e 15 stecchette della stessa sostanza avvolte nel cellophane dal peso di circa 20 grammi e nascosti in parte negli slip ed in parte nei calzini, per un totale di 120 grammi circa di stupefacente.

Inoltre, i carabinieri, nel corso della perquisizione domiciliare, hanno sequestrato un bilancino di precisione digitale, un coltello a serramanico intriso di sostanza stupefacente e circa 150 euro in contanti, suddivisi in banconote di piccolo taglio, verosimilmente provento dell’attività di spaccio, che erano nascosti nella camera da letto del giovane pusher.

Terminata l’operazione, quindi, i carabinieri hanno condotto il ragazzo in caserma dove è stato dichiarato in arresto per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Concluse le formalità di rito, su disposizione del sostituto Procuratore di turno, Gaetano Scollo, il giovane è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

I carabinieri, intanto, hanno sequestrato tutto lo stupefacente che sarà successivamente inviato al laboratorio di analisi dell’Asp di Ragusa per i risultati qualitativi e quantitativi al fine di stabilirne con precisione le dosi ed i guadagni che si sarebbero potuti ricavare dall’attività di spaccio.

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