Dopo l’autopsia, eseguita sulla salma del quarantenne Giuseppe Ottaviano, il cui corpo senza vita è stato trovato nella sua abitazione domenica 12 maggio scorso in via Manenti a Scicli (Ragusa), gli investigatori seguono la pista dell’omicidio. “Le prime risultanze dell’esame autoptico hanno evidenziato ulteriori traumi subiti dalla vittima, oltre a quelli già emersi dalla prima ispezione cadaverica in cui erano state da subito rilevate due ferite al capo e la frattura del setto nasale. Le gravi lesioni emerse sul corpo di Ottaviano, che hanno prodotto anche la rottura di 4 costole e una frattura della scatola cranica, escludono la possibilità di un evento accidentale o di traumi autoinferti”, affermano i carabinieri.

La scoperta del cadavere

Secondo alcuni racconti del vicini di casa, Ottaviano avrebbe parcheggiato la sua Audi Q3 sabato notte e non sarebbe più uscito. Domenica sera alcuni parenti dell’uomo si sono rivolti ai carabinieri che hanno scoperto il cadavere. La vittima presentava ferite al capo e al naso e il sangue trovato nelle pareti dell’abitazione ha da subito lasciato molti dubbi. Gli investigatori del Ris stanno ricostruendo la dinamica, cercando di individuare elementi nuovi che possano fare chiarezza. Le indagini vengono coordinate dal sostituto procuratore Silvia Giarrizzo.

Scicli sotto choc

Il giorno successivo alla tragedia il sindaco di Scicli, Mario Marino, ha espresso le proprie “condoglianze alla famiglia del 40enne deceduto in circostanze misteriose nella sua casa in centro storico”. Marino ha sentito “i vertici delle forze inquirenti esprimendo la propria preoccupazione e attenzione per il caso che ha molto turbato la comunità sciclitana e non solo, esprimendo massima fiducia nel lavoro dei carabinieri e della magistratura”.

Il caso dei coniugi palermitani

Non è chiuso il caso della morte dei due coniugi palermitani, il commercialista Pietro Delia e l’agente della polizia municipale Laura Lupo, trovati senza vita con ferite da arma da fuoco nella loro casa, in via Notarbartolo. La prima ipotesi dell’omicidio-suicidio – la ricostruzione iniziale era che la donna, trovata con la pistola in mano, avesse ucciso il marito e poi si fosse sparata – lascia dei dubbi soprattutto alla luce delle autopsie svolte nei giorni scorsi.