“Veronica Panarello aveva la capacità di intendere, ma non di volere”. Parole dell’avvocato Francesco Villardita, appena uscito dall’udienza davanti al Gup Andrea Reale a Ragusa.

Al centro dell’udienza proprio la condizione mentale della donna e la perizia disposta dal Gup che ha stabilito che la donna e’ in grado di intendere e volere e lo era anche ai momenti dei fatti.

Secondo l’avvocato della donna, invece, la “personalità  di Veronica non era disarmonica ma presentava sintomi psicopatologici con disturbi della personalità che incidevano in maniera cospicua sul suo agire”.

A difesa della Panarello, confermano i periti Pietro Pietrini e Giuseppe Sartori, c’è il presupposto che avrebbe un “cervello  più simile a quello dei malati di mente, rispetto alle persone cosiddette normali”. Affermazione, questa, dimostrata dalla risonanza magnetica a cui Veronica è stata sottoposta a Catania. Un accertamento che, però, sarà refertato entro i prossimi 15 giorni.

Come dichiarato dal suo legale, Veronica, davanti al Gup, ha reso alcune dichiarazioni spontanee in cui ha confermato di non aver mentito quando aveva raccontato di avere accompagnato Loris a scuola, perchè effettivamente era quello che in quel momento ricordava.

Sempre secondo Villardita, Veronica ha mentito quando ha affermato che Loris era stato vittima di un incidente, ma solo per paura. Superato il timore, poi, secondo il legale, la donna sarebbe riuscita a raccontare la sua verità.

La Panarello ha anche dichiarato di non aver avuto un atteggiamento di sfida nei confronti dei periti e di ricordare, quando a 16 anni, è stata ricoverata per 4 giorni per un tentativo di suicidio.

Il Gup Andrea Reale ha deciso rinviare l’udienza del processo, che si celebra con il rito abbreviato, al prossimo 18 luglio.

 

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