La Procura di Catania ha disposto il sequestro della nave della Ong spagnola ProActiva Open Arms, da ieri ormeggiata nel porto di Pozzallo (Ragusa) dove è avvenuto lo sbarco di 218 migranti. E’ questo approdo in Italia al centro dell’inchiesta per il rifiuto della nave di consegnare i migranti alle motovedette libiche intervenute sul luogo del soccorso o a Malta. Il fermo è stato eseguito su indagini della polizia della squadra mobile di Ragusa e del Servizio centrale operativo (Sco) di Roma.
“Impedire il salvataggio delle vite in pericolo in alto mare con lo scopo di riportarle con la forza in un paese non sicuro come la Libia è in contrasto con lo Statuto dei rifugiati dell’Onu” scrive in un tweet Oscar Camps, fondatore della ong spagnola Proactiva Open Arms.
“Proteggere la vita umana – osserva Camps – dovrebbe essere la priorità assoluta di ogni corpo civile o militare che si rispetti, si chiami Guardia Costiera, salvataggio Marittimo o Marina: questo è previsto anche dal diritto del mare”. “Non dobbiamo dimenticare – aggiunge – che non solo i diritti umani delle persone in fuga in cerca di riparo sono in gioco, ma si stanno violando i diritti di tutti i cittadini dell’Unione Europea”.
“Dobbiamo chiarire quali siano le accuse nei confronti dell’ong e quali giustificazioni abbia l’organizzazione” ha commentato il ministro degli Esteri spagnolo Alfonso Dastis. Lo ha detto arrivando al consiglio dei ministri degli Esteri dell’Ue, al quale è prevista anche la partecipazione del capo della Farnesina Angelino Alfano.
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