Ancora una tragedia in provincia di Ragusa. Ieri mattina un finanziere si è lanciato dal Ponte San Vito ed è stato ritrovato morto sul letto del fiume. L’uomo era originario di Ragusa ma prestava servizio a Modica. Sul posto la guardia di finanza e i vigili del fuoco per il recupero della salma. Sulla vicenda è intervenuto il circolo Fdi che ha chiesto un intervento urgente del Comune.

Due lutti in poche ore

Il circolo di Ragusa di Fratelli d’Italia “esprime il proprio cordoglio per i due lutti che hanno colpito ieri la città di Ragusa: la morte, nella notte, di una bambina di 7 anni per un’improvvisa occlusione alle vie respiratorie e quella di un militare che, proprio mentre in piazza San Giovanni si celebrava la festa delle Forze Armate, ha deciso di togliersi la vita gettandosi dal ponte San Vito.

Due perdite che hanno profondamente colpito la sensibilità della comunità ragusana per ragioni diverse. Da una parte la tragica fatalità che ha sottratto una bimba, con ancora tutta la vita davanti, agli affetti dei propri cari; dall’altra la deliberata scelta di un uomo di ricorrere all’estremo gesto”.

FdI: “Comune trovi sistema per dissuadere suicidi”

“Purtroppo – prosegue la nota di FdI – per la fatalità non c’è che da affidarsi alle ragioni dell’imponderabile, ma per il caso del suicidio il circolo di Ragusa di Fratelli d’Italia osserva che, considerato che eventi di questo tipo non sono rari nella nostra città, forse l’Amministrazione dovrebbe approntare presso ognuno dei tre ponti presenti in centro storico delle protezioni che dissuadano gli aspiranti suicidi dal portare al termine il proprio intento.

Come del resto si è fatto altrove, al Ponte monumentale di Ariccia o al ponte San Rocco di Napoli, entrambi tristemente noti come “ponti dei suicidi”, dove sono state installate delle reti di protezione. Altrove, inoltre, è stato allestito un sistema di videosorveglianza che contribuisce come deterrente”.

Servono deterrenti

“Siamo certi che per chi è determinato nel proprio intento una rete di protezione o la videosorveglianza rappresentano ostacoli non troppo difficili da superare, ma sarebbero già un elemento in grado di ritardare l’azione e fare leva sul più esile dubbio. Invitiamo pertanto l’Amministrazione comunale a riflettere seriamente su questa possibilità e ad attivarsi di conseguenza”, concludono.