Arrestato con accusa di aver commesso violenza sessuale ai danni di una quindicenne a Marina di Ragusa. I militari dell’Arma del Nucleo operativo radiomobile lo avrebbero individuato. L’uomo, un cittadino tunisino di 31 anni, è stato arrestato in flagranza di reato e condotto in carcere.

Aveva delle cesoie di 20 centimetri

Una volta individuato è stato sottoposto anche a perquisizione che ha dato esito positivo: era in possesso di un paio di cesoie di 20 centimetri. I fatti si sarebbero verificati sabato a Marina di Ragusa.

In carcere

L’uomo deve rispondere di Violenza sessuale. L’uomo assistito dal suo legale di fiducia, l’avvocato Massimo Garofalo comparirà in carcere, davanti al Gip, per l’udienza di convalida dell’arresto. I fatti si sarebbero verificati nel tardo pomeriggio e sera di sabato a Marina di Ragusa. Non sono note le circostanze.

Sedicenne racconta di essere stata violentata all’Addaura, fermato un ragazzo

Presunta violenza sessuale a Palermo. Un sedicenne ha raccontato ai medici di essere stata violentata all’Addaura. Sono in corso gli accertamenti, mentre spetta ai carabinieri verificare il racconto della vittima. I militari del nucleo radiomobile della compagnia di San Lorenzo e della stazione di Partanna Mondello hanno rintracciato il presunto violentatore e lo avrebbero interrogato

Il drammatico racconto della vittima

La vittima ha riferito di avere conosciuto il giovane da poco maggiorenne all’interno di un locale sul lungomare Cristoforo Colombo.

Poi l’avrebbe convinta ad uscire per appartarsi in un angolo buio della scogliera intorno a mezzanotte e qui l’avrebbe violentata. La sedicenne sarebbe riuscita a liberarsi dalla morsa e scappare. Ora è ricoverata al Policlinico. Il presunto violentatore è stato bloccato poco dopo. La sua posizione è al vaglio dall’autorità giudiziaria.

La maxi lite legata a questa vicenda

I militari avrebbero accertato che la vicenda è più complessa di come appare. Legata a questa storia ci sarebbe anche una rissa avvenuta al McDonald’s di via Rosario Nicoletti alla quale avrebbero preso parte una ventina di giovani. Dai racconti di quanti hanno partecipato alla lite è emerso che i due fatti sarebbero correlati fra loro. Si sarebbero affrontati, infatti, gli amici della ragazza e quelli del presunto violentatore. Per i militari una lunga notte di interrogatori per cercare di ricostruire quanto avvenuto.