Stando a quanto detto da Giuseppe Conte, presidente del Consiglio, in un’intervista del quotidiano spagnolo “El Pais”, la crisi economica che sta attraversando l’Europa non ha a che fare con i vari sistemi finanziari, ma è, invece, una crisi sanitaria che ha finito per avere conseguenze anche sul campo economico e sociale. Secondo il Premier, per rispondere a questa crisi “è necessario rispondere con una reazione forte e unitaria, che utilizza strumenti straordinari”.

 

Conte aggiunge che serve un piano europeo di ripresa e reinvestimento che sostenga l’intera economia europea, per uscire da questa situazione d’emergenza il prima possibile. Conte spiega che “è tempo di introdurre uno strumento di debito europeo comune che ci consenta di superare questa guerra il più presto possibile e rilanciare l’economia. Nessun paese, anche quelli che credono di avere ora un impatto minore, può escludersi da questa grave crisi. L’Europa deve rispondere alle sfide del mercato globale. La reazione unitaria ci permetterà di competere meglio”.

 

Sulla quarantena imposta al Paese il presidente del Consiglio è prudente. Il confinamento dell’Italia non può essere prolungato per troppo tempo, per ovvie ragioni economiche, mon indica i tempi del ritorno alla normalità. Per le scuole e le università si può provare a introdurre modifiche, ma è prematuro parlanrne. Conte, infine, afferma che il blocco terminerà “Quando il comitato scientifico afferma che la curva inizia a scendere” e poi si potrà discutere di tutto ciò che si deve.