Qualche giorno fa, Twitter ha segnalato due twitt del Presidente degli Stati Uniti, Trump, con l’avviso di verificare i fatti descritti. I “cinguettii” sotto accusa evocavano il rischio di frode elettorale dopo che il governatore della California, Gavin Newsom, ed altri suoi colleghi democratici hanno introdotto o stanno valutando la possibilità del voto delle prossime elezioni per posta, a causa del coronavirus.

 

La reazione di Trump non si è fatta attendere. E, stando alle fonti dei media locali, il presidente sta preparando un ordine esecutivo che potrebbe ridurre l’immunità di cui godono i social media per i contenuti proteggendoli da eventuali cause. Questo provvedimento renderebbe più facile il controllo, da parti delle autorità come la Federal Trade Commision, per accertare se le compagnie digitali come Facebook, Youtube, Google e la stessa Twitter, sopprimono la libertà d’espressione limitando la pubblicazione dei post agli utenti.

 

In merito alla vicenda è intervenuto anche Mark Zuckerberg che ha criticato Twitter per aver corretto quei due tweet,dichiarando: “Credo fortemente che Facebook non debba essere l’arbitro della verità di tutto ciò che la gente dice online. In generale le società private, specialmente le piattaforme, probabilmente non dovrebbero essere nella posizione di farlo”. Mentre Trump, poche ore dall’ordine esecutivo sulle piattaforme social, twitta “Questo sarà un grande giorno per i social media e l’imparzialità!”.