Vincenzino nasce il 4 ottobre 2019 ed è ricoverato dal 14 gennaio all’Ospedale pediatrico Santobono di Napoli aspettando un midollo osseo compatibile.
Si riscontrano problemi all’intestino del neonato prima ancora che esca dal grembo materno, alla nascita sembra che questo sia scomparso. Madre e bambino tornano a casa dopo i dovuti accertamenti sperando in un proseguimento sereno, ma dopo qualche giorno compaiono vomito e diarrea…e di nuovo in ospedale dove Vincenzino è stato sottoposto a gastroscopia, colonscopia, tac, risonanza, ecc. I medici dicono che fino a quando non si capirà la causa del suo malessere dovrà nutrirsi con una sacca e così fanno i genitori. Tornano a casa nel periodo natalizio, ma dopo poco la febbre si alza vertiginosamente di nuovo la corsa in ospedale, di nuovo esami e la diagnosi: linfoistocitosi. Il 14 gennaio il bambino inizia le chemio che sta ancora proseguendo, facendolo stare molto male.
L’appello della madre in un post: “Da quando sono nato la mia casa l’ho vista per pochi giorni. Voglio andare a casa con la mia mammina ma per farlo ho bisogno di un TRAPIANTO DI MIDOLLO OSSEO. Nella banca dove tengono i donatori nessuno è compatibile per me. AIUTATEMI A TORNARE A VIVERE. Se troverò il donatore dovrò affrontare anche l’intervento per l’intestino ruotato così dopo potrò mangiare come altri bambini. Sai io non conosco il sapore del latte! Non ho mai assaggiato niente non posso farlo ma se tu mi aiuti, tu che leggi magari sei compatibile e puoi donarmi un po’ del tuo midollo. Grazie di cuore”.
Come spiegato sul sito dell’Ospedale Bambin Gesù, la Linfoistiocitosi Emofagocitica primaria (HLH) è una malattia legata all’attivazione e alla proliferazione incontrollata di alcune cellule del sistema immunitario, come i macrofagi. Questa malattia colpisce circa 1 nuovo nato su 50 mila. E’ necessario quindi trovare una persona compatibile per il trapianto di cellule staminali. A tutte le persone che vogliono aiutare Vincenzino, il Santobono Pausillipon informa sulle modalità di donazione del midollo. Basta telefonare ai numeri indicati sul sito e prendere un appuntamento. Ad oggi, come comunicato dalla mamma su Facebook, sono oltre 2 mila le persone ad aver chiamato.
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