PALERMO (ITALPRESS) – E’ stata inaugurata, presso il Complesso Monumentale dello Steri a Palermo, la prima filiera nazionale dedicata alla ricerca e all’innovazione nel campo della Medicina di Precisione. Il progetto si chiama HEAL ITALIA – “Health Extended ALliance for Innovative Therapies, Advanced Lab-research, and Integrated Approaches of Precision Medicine”, ed ha una dotazione di 114,7 milioni di euro.
L’obiettivo è di portare al paziente: soluzioni, terapie innovative e diagnosi precoce, consentendo al cittadino di scoprire il prima possibile la patologia e curarla al meglio ed offrendo al sistema sanitario soluzioni utili alla gestione quotidiana dei servizi territoriali e di presa in carico del paziente.
“Palermo come centro proponente – annuncia il Rettore di UniPa, Massimo Midiri – che ha messo insieme una rete di 14 Università italiane di prestigio, inoltre mette insieme numerosi istituti di ricerca a carattere scientifico, i famosi IRCCS, e mette insieme delle aziende del territorio nazionale: il tutto per fare un sistema di rete sul tema della medicina di precisione, che coinvolge non soltanto la cura dei tumori, ma anche le malattie cardiovascolari e alcune malattie rare di fatto trasmissibili. Questo, evidentemente, porta ad una logica di sistema di implicazione a carattere nazionale che mira a trasferire il prodotto di questo progetto, che durerà tre anni, che permetterà di creare eccellenze d carattere sanitario che mirino ad evitare il fenomeno della migrazione passiva, che costa alla Regione Sicilia, circa duecento milioni di euro l’anno”.
L’iniziativa fa parte di uno dei 14 partenariati estesi previsti dal PNRR nell’ambito della Missione 4 Componente 2 “Dalla Ricerca all’Impresa”, con lo scopo di investire in poli di innovazione per rafforzare le filiere della ricerca a livello nazionale e promuovere la loro partecipazione alle catene di valore strategiche europee e globali. Oltre a rivestire il ruolo di soggetto proponente, l’Università di Palermo è impegnata nel coordinamento delle attività di una unità di ricerca (Spoke) dedicata allo sviluppo di modelli predittivi avanzati per la prognosi e la risposta terapeutica. Complessivamente, il team di ricerca è composto da 350 ricercatori afferenti ai partner di progetto, che verrà ulteriormente potenziato con il reclutamento di più di 100 nuovi ricercatori e formerà più di 100 dottorandi per affrontare la sfida di rispondere ai bisogni di salute delle popolazioni più vulnerabili attraverso l’identificazione di nuovi fenotipi e l’analisi di un ampio e complesso spettro di determinanti ambientali, di stili di vita e genotipici di malattie multi geniche/multifattoriali.
“Un riconoscimento scientifico/accademico – afferma il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla – quello di essere leader di una catena che guarda alla moderna medicina personalizzata i medicina di precisione. Questa giornata si inserisce in un contesto di opportunità scientifiche e di innovazione per Palermo. Abbiamo assicurato non solo il sostegno dell’amministrazione comunale all’interno delle iniziative PNRR, ma tutte quelle azioni di facilitazione che rendono solidale il percorso e rendono sinergico l’impegno scientifico dell’Università e logistico/organizzativo dell’amministrazione comunale”.
Il Progetto comprende otto network interregionali che coprono tutti gli ambiti di interesse della medicina di precisione: dalle ricerca sulle scienze omiche e sulla caratterizzazione del microbioma, alle nuove tecnologie per diagnosi precoci, al riposizionamento di farmaci, a nuovi protocolli per la prevenzione primaria, secondaria e terziaria, a nuovi protocolli clinici per trattamenti radioterapici, ecc.
Nel dettaglio le otto unità operative (spokes) sono: Holistic Nosology, Intelligent Health, Prediction Models, 4D-Precision Diagnostics, Next-Gen Therapeutics , Healthy Toolbox, Prevention Strategies, Clinical Exploitation.

– foto: xl1/Italpress

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