PALERMO (ITALPRESS) – Ancora tre giorni di vacanza per scuole in Sicilia: è quanto è stato deciso al termine della task force regionale sulla ripresa delle lezioni nell’Isola, dopo la pausa per le festività natalizie. Nel corso della riunione con i sindaci di oggi l’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla ha fatto la sua proposta dopo avere ascoltato sindaci e sindacati. Il governo regionale rinvierà la riapertura delle scuole di tre giorni per consentire di verificare tutti gli aspetti organizzativi. La task force si riaggiornerà mercoledì e quindi lunedì gli studenti siciliani non torneranno in classe. Mercoledì pomeriggio, alle 15.30 è prevista una nuova riunione di Anci Sicilia. Al tavolo ha partecipato il Governo regionale insieme con sindacati, studenti, presidi e docenti che condividono le posizioni dei sindaci di un rinvio della ripresa delle lezioni dopo la pausa per le festività natalizie. Per la Regione Siciliana c’erano l’assessore regione all’Istruzione Roberto Lagalla e alla Salute Ruggero Razza.

“Dal confronto emerso in queste ore nell’ambito della task force convocata dall’assessore Lagalla è emersa una condivisione sulle posizioni espresse dall’Anci Sicilia circa la necessità di prevedere un rinvio delle attività didattiche in presenza. Tale posizione e stata condivisa dalle associazioni dei presidi, dalle associazioni degli studenti, dalle organizzazioni sindacali e da altri esponenti del mondo accademico e scientifico”, ha commentato il presidente di Anci Sicilia Leoluca Orlando, a margine della riunione della task force.

“Intervenire con un provvedimento limitato nel tempo – ha aggiunto Orlando – che disponga l’attivazione della didattica a distanza significa evitare il rischio di un grave pericolo nella diffusione della pandemia. Ci auguriamo che le scelte dei comuni possano essere concertate con la Regione e possano scaturire da una ordinanza del presidente Musumeci valida su tutto il territorio. In assenza di ciò come associazione convocheremo un ulteriore incontro oggi pomeriggio per condividere un testo comune di ordinanza che terrà conto dei singoli contesti territoriali”.

(ITALPRESS).