PALERMO (ITALPRESS) – “Totò Cuffaro ha ammesso i suoi errori e ha scontato la pena prevista dalla legge: se non venissi incontro con il perdono a una persona che sta seguendo un percorso di riabilitazione non porterei onore alla religione cattolica che professo convintamente”. Lo sottolinea con fermezza e ad alta voce Roberto Lagalla, durante la presentazione dei candidati al Consiglio comunale di Palermo e alle circoscrizioni della Dc nuova, il partito di recente creazione guidato in Sicilia dall’ex presidente della Regione. All’arrivo i due, amici dai tempi dell’università e già in passato uniti politicamente (Lagalla è stato assessore alla Salute durante il mandato di Cuffaro), si sono sciolti in un lungo abbraccio.
Inevitabile, dopo le polemiche dei giorni scorsi, che l’intervento del candidato del centrodestra fosse finalizzato a respingere ogni accusa di connivenza con la mafia e ogni eventuale tentativo di infiltrazione: “Si tratta di discorsi che non fanno bene nè al dibattito politico nè alla serenità della campagna elettorale e dei cittadini – sottolinea Lagalla -. Ribadisco di essere senza se e senza ma contro ogni forma di criminalità organizzata e che chiunque si presentasse con richieste irricevibili sarà subito messo alla porta. Come fatto anche con gli altri partiti, ho esaminato a una a una le candidature proposte dalla Dc nuova e ho trovato 40 persone pronte a esibire onestà di comportamenti e trasparenza di azioni”.
Lagalla ha poi allontanato qualsiasi paragone tra il ruolo del politico e quello svolto da Falcone e Borsellino: “Loro sono eroi, noi no. Dobbiamo solo essergli grati per l’impegno che hanno dimostrato contro la mafia fino alla propria morte”.
L’ex rettore ed assessore regionale ha poi rivolto ai presenti un appello a responsabilizzarsi tutti insieme: “Per troppi anni abbiamo sentito ‘Palermo è bella mà: ora quel ma dobbiamo cancellarlo. Questa città può essere risanata solo con l’uso di due strumenti: cuore e passione. La politica non deve essere considerata uno strumento da colpevolizzare, ma deve metterci la faccia di fronte ai cittadini, dialogando con loro e ascoltando i loro interessi”, ribadisce Lagalla.
Altro aspetto su cui insiste è la coesione del centrodestra, inimmaginabile fino a poche settimane fa quando vi erano in campo cinque candidati: “Abbiamo trovato quell’orientamento che negli ultimi tempi sembrava smarrito -, afferma Lagalla, – Il nostro obiettivo è migliorare le condizioni di vita e lavoro di questa città, ma si può realizzare solo garantendo ai palermitani una forte discontinuità con il passato. Il primo passo da realizzare è restituire dignità al privato, troppo spesso contrapposto come elemento negativo a un pubblico che invece veniva considerato portatore di bene e progresso: la mia convinzione è che tra pubblico e privato possa esserci una stretta collaborazione”.
A margine dell’evento è intervenuto anche Cuffaro, sottolineando come “abbiamo fatto un grande sforzo per riportare la Democrazia cristiana sulla scheda elettorale: ritengo che Lagalla sia il meglio che possiamo esprimere a Palermo. Puntiamo a creare un filo diretto con Roma perchè ci aiuti a uscire da una situazione di precario equilibrio finanziario”. La Dc nuova, spiega Cuffaro, al momento non ha espresso valutazioni sulle elezioni regionali, ma “agiremo secondo lo spirito di coalizione e incontreremo quanto prima Musumeci: da parte nostra non ci sono pregiudizi verso nessuno”.
(ITALPRESS).
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