CATANIA (ITALPRESS) – Dopo Roma, Napoli e Manduria, si è conclusa a Catania “Alis on tour”, tappa finale dell’Associazione logistica dell’intermodalità sostenibile (Alis), con un focus su ‘continuità marittima e intermodalità’. Il presidente di Alis, Guido Grimaldi ha sottolineato la necessità che il prossimo governo “aumenti la dotazione finanziaria del ‘Mare bonus’ per aiutare quelle aziende che non si sono mai fermate, e riduca i costi per l’accesso alla professione di autista, di cui oggi c’è grande mancanza”. “I dati mondiali – ha spiegato Grimaldi – ci dicono che il tasso di inflazione a giugno ha raggiunto il 9,1% negli Stati Uniti, l’8,6% in Europa, l’8% in Italia, con un rallentamento della crescita del Pil prevista per il 2022 al 2,6% in Europa, al 3% in Italia ed una positiva crescita dell’occupazione del +2,1% rispetto allo scorso anno, ovvero 463mila occupati in più. Qui in Sicilia, dove si contano numerose imprese associate ad Alis che rappresentano eccellenze nel trasporto (come aziende di autotrasporto, porti ed interporti) nel 2021 il Pil regionale è aumentato del +5,7%, ma purtroppo ancora vi è un tasso di disoccupazione giovanile alto, ovvero intorno al 40%”. “Forte è l’impegno dei soci Alis verso l’intermodalità e le Autostrade del Mare qui in Sicilia – ha proseguito Grimaldi – Grandi investimenti, come le navi ‘Eco’, permettono di fare economia di scala, abbattendo i costi a beneficio delle aziende di autotrasporto e quindi dei cittadini insulari e questo ci permette di accorciare le distanze geografiche ed economiche tra Nord e Sud. Grazie alle Autostrade del Mare – poi ha proseguito – i nostri clienti hanno visto aumentare molto poco i prezzi rispetto alla committenza finale. Abbiamo dimostrato che grazie al nostro lavoro si sono ridotti di circa 2,2 miliardi i costi di esternalità. Abbiamo ridotto di 3,4 miliardi i costi di beni di prima necessità e di largo consumo. Questa riduzione non sarebbe mai esistita se non ci fossero state le Autostrade del Mare. E a fronte di tutto questo le grandi aziende del trasporto e della logistica hanno avuto ben poco dal governo che sta per terminare”. “Spero che il prossimo governo comprenda quanto abbiamo fatto per il settore, per lo Stato e per i cittadini – ha aggiunto Grimaldi – Un altro problema di cui pochi parlano è questa nuova tassazione che partirà nel 2024 che si chiama Ets: praticamente l’Europa parte con una grande tassazione però purtroppo non ci sono quelle tecnologie che ci permettono di rispondere all’Ets, e quindi il rischio è che questa tassazione diventi una nuova tassa per il trasporto”. Per Marcello Di Caterina, direttore generale di Alis, “nel mondo dei trasporti c’è una difficoltà oggettiva nella ricerca di personale”. “Abbiamo interloquito col governo su questo tema, ma per far passare delle norme diventa difficile perché la politica è distratta, e questa distrazione provoca danni al Paese. Oggi come oggi la vera politica la devono fare le associazioni”, ha aggiunto. Francesco Di Sarcina, presidente AdSP Mare di Sicilia Orientale, ha evidenziato che “oggi la grande opportunità sono le Zone economiche speciali”. “Se riusciamo a coordinare i commissari e i presidenti delle Zes penso abbiamo un avvenire interessante davanti a noi – ha detto Di Sarcina – Se agiamo insieme possiamo velocizzare l’iter delle infrastrutture da realizzare anche grazie al fondi del Pnrr”. Mario Mega, presidente AdSP dello Stretto, sollecitato dalla moderatrice dell’incontro Nunzia De Girolamo a esprimere tre aggettivi per alzare il livello qualitativo dei porti italiani, ha risposto: “Efficienza, resilienza e realismo, nel senso dobbiamo fare le cose che sappiamo fare”. Eugenio Grimaldi Executive manager del Gruppo Grimaldi, ha affermato l’importanza degli investimenti nel settore. “Il nostro gruppo – ha detto – è cresciuto anche durante la pandemia. Molte compagnie hanno arrestato la pandemia, noi invece abbiamo investito, abbiamo offerto continuità nei collegamenti e migliorato la qualità dei servizi”. Ettore Foti, capo di Gabinetto dell’assessorato alle Infrastrutture e alla Mobilita della Regione Siciliana ha fatto un bilancio delle realizzazioni attuate e di quelle che si vorrebbero realizzare. “Per l’intermodalità e la logistica – ha detto Foti – abbiamo quasi ultimato il polo intermodale di Catania con le società degli interporti ed è in discussione il progetto di fattibilità per il polo intermodale di Termini Imerese. Un’opera che si vorrebbe realizzare anche con il contributo dei privati, e che costerebbe intorno ai 70 milioni di euro. Un’altra cosa che abbiamo fatto di recente è stato il contributo che abbiamo dato agli autotrasportatori per l’attraversamento dello Stretto, per un valore di 10 milioni di euro. Per ciò che riguarda l’incentivo del Mare bonus la Sicilia è stata la regione che più di tutte ne ha usufruito, abbiamo cercato anche di istituire un Mare bonus tutto siciliano e di renderlo strutturale. Avevamo già inserito all’interno della finanziaria regionale di quest’anno una norma che però abbiamo dovuto stralciare perché in quel momento c’erano forti attriti e dubbi per le cosiddette violazioni degli aiuti di Stato”.

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