PALERMO (ITALPRESS) – Il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, ha assistito all’inizio delle procedure di demolizione dei loculi abusivi e a rischio cedimento della sezione 252 del cimitero dei Rotoli di Palermo, avviata con una picconata simbolica data da uno degli operai. E’ stata una delle tappe del sopralluogo istituzionale dell’ex presidente della Regione Siciliana all’interno del cimitero, nel quale da pochi giorni è cessata l’emergenza bare, che si protraeva da oltre tre anni e che ha richiesto la nomina da parte dello stesso Musumeci di una struttura commissariale operativa da gennaio, per far fronte all’accumulo di un migliaio di bare in attesa di sepoltura. A margine della visita, nella quale è stato visitato anche il forno crematorio che potrebbe essere riattivato entro luglio, il ministro si è complimentato con l’attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Roberto Lagalla.
“L’amministrazione comunale di Palermo ha fatto in sei mesi quello che non è stato fatto in sei anni – ha sottolineato l’ex presidente della Regione siciliana -. L’impegno era categorico, il mio primo atto da ministro è stato la dichiarazione di una condizione di emergenza, la messa a disposizione dell’amministrazione comunale di una struttura commissariale per andare in deroga alla normativa vigente, una somma di due milioni di euro e la scadenza di un anno. Credevo potesse essere sufficiente, invece mi sbagliavo: in sei mesi sono riusciti a fare un miracolo, sono grato ad assessori, tecnici, e amministrazione – ha spiegato -. Il rispetto verso i morti passa attraverso una regolare e normale e dignitosa sepoltura. Qui ho visto cose che non si sono mai viste in altre parti in Europa, davvero sono felice di aver potuto per la mia terra fare questo, mi compiaccio con l’amministrazione per questo sforzo in termini di efficienza e organizzazione. Adesso la sepoltura delle salme avviene in maniera ordinaria – ha concluso – come è giusto che sia in ogni altro posto degno di questo nome”.
Soddisfatto anche il sindaco Lagalla, presente insieme al vicesindaco Carolina Varchi e ad alcuni assessori della giunta: “Speriamo nelle prossime settimane di poter attivare entro luglio il forno crematorio, oggi diamo un’ulteriore affermazione della legalità procedendo con l’inizio delle operazioni di abbattimento di 72 sepolture abusive che per decenni non sono state mai oggetto di una rimozione strutturale ma anzi inopinatamente utilizzate dalla stessa amministrazione in tornate successive per in qualche modo non ridurre il numero delle sepolture disponibili – ha spiegato il primo cittadino del capoluogo siciliano – Crediamo che laddove ci sia una genesi che è ‘contra legem’, non possa che intervenirsi con l’arma più dura, quella della rimozione”.

– foto xd7/Italpress –
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