PALERMO (ITALPRESS) – “Contribuire a fare chiarezza sul ruolo che la Sicilia ha avuto nella seconda guerra mondiale” e “invitare i ragazzi a riflettere sul valore della pace perchè le guerre sono sempre una sconfitta per l’umanità, anche quando sono vinte, invece la pace va preservata come valore irrinunciabile”. Così Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, parlando degli obiettivi del suo libro “La Sicilia bombardata” (Rubettino editore), presentato in un incontro che si è svolto al Teatro Massimo di Palermo. Il libro racconta le vicende vissute dalla popolazione siciliana nel secondo conflitto mondiale.
“Quando sono arrivati in Sicilia gli angloamericani erano forza occupante e non è stata una passeggiata per loro”, ha spiegato Musumeci. “E’ stata una battaglia durissima – ha continuato – durata 38 giorni ma a pagare sono stati soprattutto i civili, perchè sotto le bombe nemiche ne sono rimasti circa 10 mila. Si sono attrezzati – ha aggiunto – a bombardare l’isola in maniera terroristica convinti che la popolazione prima o poi sarebbe scesa in piazza per dare vita a una rivolta popolare e sollecitare la caduta del regime. Così non è stato. Il popolo ha avuto tanta tenacia e tanta pazienza. Poi c’è stato un regime di occupazione che è durato diversi mesi con stragi a danno di prigionieri militari e innocenti civili”.
All’evento di presentazione sono intervenuti anche il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, il docente universitario ed ex assessore regionale Gaetano Armao e lo scrittore e saggista Pasquale Hamel.
“Il libro – ha spiegato Lagalla – racconta una storia che intreccia i grandi temi della guerra che conosciamo ma all’interno porta tutto ciò che riguarda la reazione, il sentimento, la vita vissuta di tanti cittadini che hanno dovuto subire e vivere quella guerra. Intreccia due piani che tra loro si coniugano: il dramma delle persone con quello della storia. Credo che sia un contributo significativo”, ha aggiunto.
Per Hamel “si tratta di un saggio di storia attento, puntuale, preciso e documentato”. “Leggendo queste pagine – ha affermato – il pensiero è andato all’Ucraina che sta vivendo una situazione molto simile alla nostra negli anni che vanno dal 1940 al 1943”.
Secondo Armao, il volume rientra tra i libri che sono “frutto di passione e di idee”. “La descrizione di quella fase della vita della Sicilia – ha aggiunto – è cruda e in alcuni punti pesante perchè entra nelle viscere delle persone e dei drammi di questa terra ma è anche una lettura che vuole offrire una visione di Sicilia”.
foto col4 Italpress
(ITALPRESS).
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