LAMPEDUSA (AGRIGENTO) (ITALPRESS) – Otto donne morte, di cui una in gravidanza, almeno cinque bambini dispersi e 46 migranti – 29 uomini e 17 donne – messi in salvo dalla Guardia Costiera. E’ il bilancio dell’ennesimo naufragio avvenuto al largo dell’isola di Lampedusa, questa volta ad appena cinque miglia dalla costa. Le vittime sono tutte di nazionalità subsahariana. Da una prima ricostruzione, le pessime condizioni del mare hanno portato i migranti a bordo a portarsi tutti su un lato del barcone – come spesso accade – provocandone il ribaltamento. “Hanno avuto paura. Il mare era mosso – ricostruisce all’Italpress il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio – l’assetto nautico imbarcava acqua ed era senza dispositivi di sicurezza e al momento dell’avvicinamento delle due motovedette della Guardia Costiera si sono sbilanciate. E’ ipotizzabile che le donne fossero mese in una posizione sfavorevole sul barcone, forse non sapevano nuotare e una volta cadute in acqua sono andate giu’. A fondo”. La Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati, per naufragio e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. “L’imbarcazione proveniva dalla Tunisia – ha aggiunto il procuratore Patronaggio – con un carico umano di persone di nazionalita’ subsahariana. Oggi sara’ eseguito l’esame esterno delle salme e dopo il nulla osta le vittime saranno seppellite nei cimiteri della provincia di Agrigento”. Intanto, sono ancora in corso, sotto il coordinamento della Guardia Costiera di Palermo, le ricerche di altri dispersi. In mare sono intervenuti due soccorritori marittimi della Guardia Costiera, figure specialistiche chiamate ad operare direttamente in acqua per fornire una tempestiva azione di salvataggio in condizioni d’intervento critiche. Il barcone ribaltato è stato solo l’ultimo di una serie di imbarcazioni di fortuna arrivate sull’Isola delle Pelagie: oggi si sono registrati 256 arrivi, mentre ieri, sono stati quattro gli sbarchi a Lampedusa per un totale di 136 persone, in maggioranza tunisine. I migranti, dopo essere stati intercettati in mare aperto, sono stati prima identificati, poi accompagnati all’hotspot di contrada Imbriacola dove già si registra uno stato emergenza, in quanto sono 660 gli ospiti della struttura. A fronte di una capienza minore.
(ITALPRESS).